Abbiamo iniziato a pubblicare alcune ricette della tradizione inviate per il concorso “A tavola con la tradizione. In cucina fra le sponde del Mediterraneo” e che naturalmente per adesso sono anonime, i nomi degli “chef narratori” sarà svelato solo a fine concorso.
C’è tempo fino al 15 gennaio per iscriversi, tenendo presente che… chi prima arriva più “like” si prende: le ricette si trovano pubblicate nell’evento appositamente aperto sulla nostra pagina Facebook, dove possono essere votate con un semplice “mi piace” che può far vincere la ricetta preferita.
E vuoi scommettere che la giuria popolare dai social esprimerà un parere diverso da quello che darà la giuria ufficiale del concorso? Staremo a vedere!
Intanto… eccole qua, pronte per essere lette (in ordine alfabetico), provate, gustate! E sapere quale sia la vostra preferita.
- Chipa di casa mia
- Confettura di mele selvatiche e noci di montagna
- Contorno di verdure croccanti
- Farinata con le leghe o col cavolo nero
- Il pane pasquale di Isia
- Il Sartù di riso
- I tortelli di Bruscoli di nonna Clotilde
- La faraona della nonna Bruna
- La ribollita
- La zuppa di cipolle di Foffo
- Le arancine della zia Giovanna
- Le braciole in salsa della zia Maria Grazia
- Le melanzane di nonna Ida
- Maltagliate con quel di campo
- Orecchiette alla rucola
- Paella
- Panzanella (o pan molle)
- Pappa al pomodoro
- Pappa al pomodoro con l’aglione
- Pesce spada al piatto
- Salsa di pollo
- Testi
- Torta al limone

Mettere l’olio Extravergine di Oliva in un tegame molto capace e far rosolare il prosciutto tagliato a cubetti con la cipolla finché questa non si sarà imbiondita e con l’aglio, il pepolino e il rosmarino.
A fine cottura trasferite una buona parte della broda di verdure in una grossa padella.
Prendiamo la farina e mettiamola a fontana sulla spianatoia, aggiungiamo la buccia del limone grattugiata, lo zucchero, gli anacini, le uova, il burro sciolto a bagnomaria, il lievito sciolto nel latte, un goccio di cognac e impastiamo.
Poi aggiungiamo l’uvetta precedentemente ammollata. Si lavora bene bene fino a d avere un bel pane. Lo lasciamo lievitare venti minuti sulla spianatoia e intanto accendiamo il forno. I più fortunati useranno un forno a legna.