Via… col vento?

No, non “con” il vento ma “del” vento: questa volta Rossella e Rhett non sono di scena. Piuttosto, può aver qualcosa a che vedere la nostra amica Gianna (Manzini) che in via del Vento a Pistoia c’è vissuta, molto tempo fa. In questa occasione, infatti, parliamo di Via del Vento sotto forma di “cultura”, termine che al pari di ogni altro comunemente percepito come altisonante incute un certo timore, erroneamente considerato come riservato a pochi eletti. In realtà il suo significato ha respiro ben più ampio.

Tanto per capirci meglio citiamo l’enciclopedia Treccani, che definisce la cultura «L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo della personalità, contribuendo ad arricchire lo spirito, a sviluppare o migliorare le facoltà individuali, specialmente la capacità di giudizio» (clicca qui se vuoi consultare la voce completa).

Da sempre Voglia di Vivere si impegna a far sì che la “cultura” – intesa proprio ad ampio respiro – sia parte di noi, perché contribuisce ad arricchirci e, di conseguenza, a offrirci più e migliori occasioni di benessere. Lo andiamo ripetendo a parole, ma soprattutto con i fatti concreti, per mezzo delle attività della nostra associazione, che ai servizi più propriamente sanitari affianca un ricco ventaglio di attività ludico-formative, l’ultima delle quali è stata il laboratorio letterario (ma mica penserete che ci fermeremo qui, vero?).

Lo citiamo perché è il più adatto, in questa circostanza, a ringraziare Fabrizio Zollo – titolare della casa editrice Edizioni Via del Vento – che generosamente (la quantità di scatole nella foto lo racconta bene!) ci ha regalato una bella serie dei suoi libri, pubblicazioni di riconosciuto valore culturale, per farne dono alle amiche di Voglia di Vivere.

VIVERE CON LENTEZZA

VIVERE CON LENTEZZA

“La pazienza è una forma di amore”

                                                      B. Yoshimoto

 

Da quindici anni è stata istituita la Giornata della Lentezza, nel 2021 è ricorsa il 3 maggio scorso. Ma perché la Lentezza è così tanto importante da arrivare a dedicarle un’intera giornata?

 

Intanto, possiamo chiederci: cos’è la lentezza? Rallentare per far passare qualcuno? Una goccia di pioggia che scende lungo il vetro? Fermarsi ad osservare le cose che scorrono?

 

Ognuno di noi troverà il suo significato di “lentezza” e del rallentare, ovvero del prendersi tempo per assaporare e scoprire l’essenza dei gesti, delle piccole cose quotidiane che accompagnano la nostra vita.

 

Vivere con lentezza per non sprecare noi stessi in una ricerca affannosa delle cose che porta a chiederci “Ma è tutto qui?”. Riscoprire la noia per riacquistare un pezzo importante della propria identità.

 

Recuperare il tempo, rallentando. Perché mettere la sveglia all’ultimo minuto invece di anticipare anche solo di 5 minuti e godersi quei momenti prima di alzarsi? Perché non iniziare a soffermarsi sugli sguardi delle persone quando si entra in un bar, scambiare un sorriso o un cenno di saluto quando si incontra lo sguardo?

 

Evitare di riempire, riempire e riempire ogni momento della giornata può spaventare, può farci sentire un po’ fuori posto in questo mondo dove si deve correre e avere continuamente qualcosa da fare, ma se proviamo a rimettere noi stessi al centro ed utilizzare, quando possibile, il tempo per noi…potremmo assaporare un nuovo gusto.

 

Claudia Bonari

Parterre luogo di tutti

La nostra festa al Parterre ha offerto l’occasione per promuovere le iniziative in corso a sostegno di questo meraviglioso spazio pistoiese.

Luigi Pavesi

I numerosi consensi dopo che il FAI lo segnalò come “Luogo del cuore”  hanno mantenuto viva l’attenzione sul complesso monumentale che, finalmente, potrà essere restituito alla città come luogo completamente vivibile: pur non essendoci ancora una destinazione d’uso ben precisa – se non l’impegno dato da un vincolo che lo indica per benefici sociali – intanto si moltiplicano le iniziative per sostenerne il restauro perché è palese che i pistoiesi amano il Parterre.

Voglia di Vivere, con piacere, ha iniziato lo scorso anno a prendere parte a molte attività, e molte ne ha in ponte per i prossimi mesi, e nel frattempo ha dato voce durante il suo evento a Luigi Pavesi, della Associazione Amici del Parterre e Filarmonica Pietro Borgognoni, e Marco Leporatti, della sezione Soci Coop Pistoia, per presentare alcune proposte.

Marco Leporatti

Intanto la Lotteria Parterre, promossa per raccogliere ulteriori fondi da destinare al restauro del Pantheon degli Uomini Illustri (il costo di ciascun biglietto € 3,00 e i premi sono buoni spesa del valore di € 300-200-100-50 e 50, da spendere nei negozi della Unicoop Firenze: l’estrazione si terrà domenica 10 ottobre alle ore 16.00 sul Parterre) di cui sono stati venduti parecchi biglietti fra i presenti alla premiazione Voglia di Vivere, che a prescindere dai ricchi premi rappresenta un modo per sentirsi più coinvolti, per poter dire un giorno “Anche io ho fatto la mia parte nel ridare significato a questo pezzo di storia!”.

Poi c’è anche un altro modo per sentirsi “compartecipi” di questa rinascita: chi fa la spessa in un negozio Unicoop Firenze, può dichiarare di aggiungere una somma (quello che vuole, può essere 1 euro come 10 o altro) che sarà raddoppiata e messa a disposizione per i lavori di restauro.

Il crowdfunding (o raccolta popolare come preferisce definirla Paola Birindelli, presidente della sezione Soci Coop Pistoia) è stato presentato lo scorso aprile durante una conferenza stampa (leggi la notizia su L’informatore). Con l’augurio che la campagna promozionale sia ben partecipata da molti. Senza dimenticare che, ciascuno di noi, può fare la propria parte perché il Parterre sia luogo di tutti!

Chi lo desidera, può rivolgersi a Voglia di Vivere che fa la sua parte nella vendita dei biglietti per la Lotteria Parterre.