Sinergia, il tumore porta via…

… oddio, proprio via non lo porta, sarebbe troppo facile. È però fuori dubbio che se l’azione combinata di più soggetti è finalizzata a tendere saldamente una mano per dar battaglia alla sofferenza, allora può succedere che questa sinergia sprigioni effetti terapeutici così prorompenti da tenere testa al nemico, con sorprendente efficacia. In questa prospettiva di dialogo, sabato 12 ottobre la piacevole struttura della Sala Soci Coop Pistoia “Gualtiero Degl’Innocenti” ha accolto l’incontro organizzato da Voglia di Vivere, che ha chiamato le sue più fedeli collaboratrici sia per fare il punto sulla prima fase del progetto “Nastro verde: convivere con il cancro” (tenutasi a cavallo fra la fine dello scorso anno e l’inizio del 2019), sia per informare sull’evolversi delle opportunità offerte.

Una appuntamento organizzato anche a supporto del progetto Giornata Nazionale TSM promossa da Europa Donna insieme a molte associazioni che, come Voglia di Vivere, hanno scelto di sostenere questa scelta di sensibilizzazione.

La D.ssa Maria Grazia Muraca, responsabile CE.RI.ON. (Centro Riabilitazione Oncologica) attivo presso ISPRO Firenze ha coordinato i lavori, dopo aver introdotto l’argomento con dati confortanti: i numeri dimostrano che dal cancro si può guarire, quindi ben vengano gli strumenti idonei a sostenere percorsi di cura e riabilitazione, come quelli proposti da Voglia di Vivere in questo pomeriggio di confronto.

Relazioni affettive e cancro metastaticoBeatrice De Biasi e Claudia Bonari sono le “veterane” della psicologia: la loro esperienza, consolidata in Associazione, ha portato beneficio a molti pazienti, essendo la loro competenza applicata attraverso varie tipologie di intervento, sempre personalizzate nel rispetto della persona e dei suoi familiari.

Piatti verdi: convivenze a tavolaLisa Sequi ha sottolineato come una dieta appropriata possa essere di grande conforto nel supportare un percorso di cura impegnativo, come quello che prevede radio e chemio terapie. Al suo attivo con Voglia di Vivere ha diverse pubblicazioni su questo tema, tutte disponibili in Associazione per chi volesse informarsi più dettagliatamente.

Ossa per la vita: rigenerarsi in armoniaStefania Zarri ha dato movimento al pomeriggio: oltre a esporre il Metodo Felderkraise e il Walk for life, per i quali è insegnante accreditata, da dato una dimostrazione pratica delle attività che svolge nel suo ruolo di massofisioterapista, coinvolgendo i presenti in esercizi semplici ma di indubbio beneficio.

Agopuntura a sostegno del benessere – Esordio per Giulia Signorini, alla sua prima uscita ufficiale con Voglia di Vivere: medico agopuntrice, insieme a Irene Sacco rende disponibile questa arte medica con la semplicità chi nella propria professione può vantare una preparazione seria e costruttiva.

L’amica per la pelle – Altrettanto immediata e professionale Maria Velluzzi, medico specialista in dermatologia, affermata e apprezzata da chi si sia avvalsa delle sue competenze: da anni al fianco di Voglia di Vivere, è disponibile con generosa sollecitudine e per un ventaglio di interventi che toccano diverse possibili problematiche che insorgono a seguito delle terapie.

Tornare a sorridere davanti allo specchio – Con Giada Baldini si tocca un argomento solo all’apparenza frivolo: bellezza, eleganza, stile sono caratteristiche che valorizzano la persona, prenderne consapevolezza aiuta a star bene, a sentirsi bene, soprattutto quando sembrano sfumare… ed è allora che serve ancor più potenziarle.

Racconto, dunque vivo: esorcizzare la pauraAlessandra Chirimischi, giornalista in comunicazione socio-sanitaria, ha sottolineato come tutti gli strumenti considerati sono del tutto inutili, se non ci si pone nella condizione di accettare il proprio stato, impegnandosi per uscirne cresciuti, arricchiti, grazie anche a strumenti come la narrazione.

L’altra faccia dei doveri – A chiudere questo pomeriggio Gabriella Valdesi, consulente del lavoro alla CGIL Spi Pistoia: il quadro delle opportunità a sostegno della donna colpita dal cancro è molto articolato, da modulare sulla base delle necessità individuali, e quindi da valutare di volta in volta allo scopo di ottimizzare gli strumenti disponibili.

Ancora due annotazioni rilevanti. Una riguarda la partecipazione attiva di Anna Maria Celesti Assessore alle politiche di inclusione sociale e tutela della salute del Comune di Pistoia, ma anche medico che da sempre si adopra per le tematiche legate alla salute di genere. L’altra annotazione riguarda un tocco di azzurro, portato dal Riccardo Ciulli, il giovane studente che alcuni anni fa ha realizzato il logo “Save your life” rosa-azzurro ricordando che la prevenzione va declinata anche al maschile, e che per questa giornata ha aggiornato il disegno creandolo in rosa-verde proprio per dedicarlo al seno metastatico, oltre che alla prevenzione.

Sostenersi per sostenere

Ottobre è sempre un mese pieno di attività per Voglia di Vivere e, quest’anno, accanto al consueto appuntamento con la Camminata in Città, è stato organizzata una nuova iniziativa dedicata a sostenere le donne che hanno già incontrato la malattia.

Nell’occasione si sono confrontati i diversi specialisti che hanno partecipato al Progetto “Nastro Verde: convivere con il cancro” realizzato dall’Associazione con il contributo della Regione Toscana e del Ministero delle Politiche Sociali e, per il quale, nel corso del 2019 sono stati organizzati e, sono tutt’ora in corso iniziative, rivolte alle donne con tumore al seno metastatico.

Come Servizio di Psicologia, l’intervento che è stato portato, è stato una riflessione sui cambiamenti nelle relazioni affettive che coinvolgono sia i partner che i figli delle donne con tumore al seno.

Il tumore arriva su tutta la famiglia, come uno Tsunami e, spesso, i caregiver non si sentono in diritto di poter esprimere le proprie emozioni.

Da una ricerca della Società Italiana di Psico Oncologia (S.I.P.O.) ed Europa Donna emerge che i caregiver hanno dei livelli di preoccupazione e paura più alti delle donne stesse. Nella coppia, poi, possono esser alzate delle barriere come tentativo di autodifesa che hanno, però, poi, la funzione di allontanare e isolare ognuno nel proprio vissuto.

I vissuti diventano ancora più marcati se la donna che riceve la diagnosi è anche madre. All’impatto, uno dei primi pensieri è quello di proteggere i propri figli da una notizia così carica di angoscia che appare ingestibile anche per se stessa.

Un atteggiamento di silenziosa protezione si contrappone all’impossibilità di nascondere la malattia, le cure e la prognosi. Sebbene la comunicazione all’interno della famiglia subisca dei cambiamenti, è sempre utile riflettere sulle risorse della famiglia stessa e di ogni suo singolo membro: ognuno ha la sua specifica tollerabilità alla verità e la sua reazione per affrontare le emozioni.

L’aspetto che appare fondamentale è la possibilità di non percepirsi soli ma il far parte di una rete che va dal nucleo familiare più ristretto alla comunità più ampia.

L’attenzione delle donne con tumore al seno metastatico è rivolta agli importanti cambiamenti estetici e psicologici che interessano il proprio corpo che, se solitamente, viene percepito come un rifugio, poi, può trasformarsi in un qualcosa di estraneo e minaccioso. Accanto alla percezione di un cambiamento della propria immagine corporea dovuta allo stadio di malattia, alle terapie, alla fatigue e alla perdita di energia, c’è anche il dolore fisico con conseguenti limitazioni nelle autonomie.

Aiutare i caregiver ad esprimere i propri vissuti ed affrontare le problematiche che si possono presentare nel quotidiano, significa aiutare tutto il sistema familiare.

Sostenere la speranza, favorire la condivisione emotiva, la complicità e l’intimità della vita quotidiana ha il senso determinante di dare continuità e stabilità.

Claudia Bonari

Che la festa abbia inizio!

Siamo in dirittura di arrivo: domenica sarà il gran giorno, ci troveremo per la sesta edizione della Camminata in città. Scaramanticamente non azzardiamo previsioni di alcun genere, né meteo né in termini di aspettative, perché il solo fatto che l’evento riesca a catalizzare tanta attenzione – come si sta verificando – è già un ottimo risultato: significa che si sta parlando dei temi che da sempre ci rappresentano, ovvero la cultura della salute, come prevenzione e consapevolezza.

Per quanto riguarda il programma e la partnership dell’evento rimandiamo a quanto già scritto (e ci auguriamo da voi letto!), adesso vogliamo solo aggiungere il compiacimento per le parole espresse questa mattina da Anna Maria Celesti (assessore alle Politiche di inclusione sociale) durante la conferenza stampa con cui la Camminata in città 2019 è stata ufficialmente presentata: «Ottobre è dedicato alla prevenzione dei tumori alla mammella e Pistoia dà il proprio contributo, non soltanto illuminando di rosa il loggiato del Palazzo comunale per un mese, ma con una serie di iniziative, a partire dalla ‘Camminata in città’, giunta con successo alla sesta edizione. Le campagne di sensibilizzazione come questa sono un passaggio essenziale perché portano l’attenzione sulla patologia, forniscono indicazioni su come riconoscerla e individuarla precocemente, permettendo di recuperare situazioni ancora prima che diventino critiche e migliorando non solo la qualità della vita, ma anche la sopravvivenza. Inoltre, è fondamentale che le persone che ne sono affette o che l’hanno vissuta sulla propria pelle non si sentano mai sole. Da quest’ultimo concetto trae origine anche il valore simbolico della ‘Camminata in città’, che lascia intendere l’importanza della comunità, di un insieme di persone che si sostengono a vicenda affinché nessuno rimanga isolato. Nel nostro territorio esiste ormai da tempo, e ben consolidata, tutta una rete sociale e sanitaria costituita dalle associazioni e dai professionisti che sono coinvolti nell’iter diagnostico e terapeutico, il cui obiettivo è proprio quello della presa in carico della donna perché non si senta abbandonata con la sua malattia.»

Cogliamo l’occasione per ricordare che l’iscrizione può essere fatta cliccando qui oppure presso la sede di Voglia di Vivere, o ancora presso uno dei negozi della catena Capelli&Manie

  • via Puccini, 54 – Pistoia
  • via Buozzi, 14 – Pistoia
  • via Montalbano, 17 – Quarrata