Maglia rosa…

In genere la “maglia rosa” fa pensare al Giro d’Italia, è quella indossata dal campione durante alcune tappe del circuito ciclistico che si corre fra monti e pianure della nostra penisola.

A indossarla domenica 6 ottobre, camminando fra i giardini di Pistoia, saranno invece le campionesse della salute, donne – ma anche gli uomini che le accompagnano – che in molti casi hanno vinto tappe ben più impegnative, come le sfide che la vita talvolta ci mette davanti.

Alcune campionesse hanno dato vita a Voglia di Vivere, proprio per riprendere in mano il manubrio di una bicicletta aveva iniziato a voler viaggiare su percorsi troppo impervi: hanno dimostrato che ci si può fare, e vogliono gridare forte che ci si può fare, così da infondere coraggio a chi si trovi a pedalare terreni impervi, e – ancora di più – per ricordare che… controllare le gomme e i freni, lubrificare la catena, posizionare bene il sellino sono tutti gesti di attenzione sostengono la vittoria.

Ci perdonerete la parafrasi ciclistica, ma il bel rosa delle maglie che Voglia di Vivere consegna per la prossima Camminata in Città è davvero ispirante!

Rosa e verde… i colori di questa edizione, che accanto al rosa delle bellissime maglie – consegnate in regalo a chi si iscrive, insieme ad altri simpatici pensieri – vede il verde brillante dei giardini pistoiesi dove la nona Camminata farà tappa: verde e rosa dovrebbero anche ispirare la creatività per il concorso Sfumature di Rosa, al quale è possibile iscriversi insieme alla Camminata. L’idea più originale – per abbigliamento, accessori, creatività – sarà premiata con un gioiello di Oro Kappa, e tanti altri bellissimi premi sono previsti per chi vincerà.

Senza concorso alcuno sarà consegnato a tutti il coupon – valido tutto il mese di ottobre – per ricevere uno sconto sulla visita ai musei dell’Antico Palazzo dei Vescovi e di Palazzo de’Rossi.

Iscriversi alla Camminata in Città è semplice, basta rivolgersi a:

  • Voglia di Vivere, alla sede di via Giuseppe Gentile 40-a, tel. 0573 964345 e-mail vogliadivivere@vdvpistoia.org
  • Antologia Viaggi, viale Matteotti, 25 Pistoia, 
tel. 0573 367158 (dal lunedì al venerdì
orario continuato 8,30-18,30)
  • o direttamente dalla home page di questo sito.

 

 

Elisa ringrazia!

È stata davvero una bella festa, quella organizzata da Progetto Elisa al duplice scopo di ricordare la giovane donna di cui porta il nome e il suo desiderio di impegnarsi nella cultura della prevenzione e aiuto; poi, non da meno, per raccogliere fondi necessari a mantenere attivo il progetto.

Per l’occasione è stato realizzato un librettino guida del pomeriggio, per spiegare le attività di intrattenimento per i bambini durante la festa, e dove sono ricordate sia le motivazioni per cui il Progetto ha preso vita a Voglia di Vivere, sia le attività finora svolte, sia il regolamento per poter usufruire del sostegno che prevede: se vuoi puoi scaricare il librettino La festa di Elisa

Il sostegno economico al Progetto è venuto dalle offerte e da una lotteria in cui sono stati estratti premi davvero appetibili, messi a disposizione dalla generosità di tanti privati. Non da meno sono da ricordare la Misericordia e la Sezioni Soci Coop di Pistoia, e le volontarie che hanno lavorato sodo per preparare la festa affinché i bambini di tutte le età restassero soddisfatti da un pomeriggio trascorso nel verde del parco Gea-Green Economy and Agricolture, dove i bambini più piccoli hanno seguito il Mago Giacomino ascoltando le sue storie, giocando con lui a fare musica e correre spensierati, e anche i più grandi si sono divertiti.

Le volontarie hanno anche preparato un tavolo buffet molto interessante… che dire: bene così, la gola vuole sempre la sua parte di appagamento!

Elisa ha seguito la festa, accarezzando tutti i partecipanti con i raggi di un tiepido sole quasi autunnale.

 

Amici per l’estate

Tempo di vacanze, tempo di scelte: e qui casca l’asino… cosa metto in valigia? Essendo le vacanze il momento in cui possiamo finalmente dedicarci a noi stessi, trovando il tempo di compensare lo sfinimento di energie ricaricandoci di entusiasmo, la scelta del giusto abbigliamento non è certo prioritaria rispetto alla compagnia che potremo avere… perciò: pensiamo ad avere con noi gli amici giusti, quelli con i quali rilassarci davvero e stare bene. E quale amico migliore di un buon libro si può avere!

Portiamone almeno uno sempre con noi, che qualunque sia la vacanza saremo provvisti di borse o zaini capienti in cui riporlo, per tirarlo fuori al momento opportuno, sulla spiaggia come in cima ad un monte o anche all’ombra generosa di un frondoso albero al parco cittadino, in caso restassimo in città: in ogni caso, prendiamoci un po’ di tempo, è doveroso farlo per compensare tutto quello che durante l’anno, per mille motivi, ci viene spesso negato. Almeno un’ora al giorno dedichiamola a evadere dalla realtà: con un libro diventa possibile farlo, e probabilmente finiremo col trasformare il piacere della lettura in vizio – ottimo, in questo caso! – dal quale resterà difficile liberarsi perché offre spazio a sogno, fantasia, trasgressione, desiderio, passione, speranza… tutto ciò di cui c’è bisogno.

Per darvi una mano a decidere chi portare in vacanza, abbiamo pensato di proporre alcune soluzioni. Le prime due nascono dal benevolo effetto della scrittura, elaborati di alcuni corsi di narrazione terapeutica tenuti in associazione: si tratta di un libro vero e proprio, “A cuori scopertipubblicato da Romina Valentini Editore, e della raccolta a tema ambiente “A me il verde mi…” realizzato con il bando Far.Com 2023 (se vuoi scarica PDF gratuitamente).

 

L’altro è invece “I misteri dell’unicorno nelle trame fiamminghe”, scritto da Rossana Piccioli, Presidente della Associazione La Fenice di Ponte Buggianese, che prendendo spunto dal mito dello strano animale racconta preziosi ricordi sull’arte arazziera.

I libri si trovano a Voglia di Vivere – e teniamo a precisare che sia Romina Valentini sia Associazione la Fenice lasciano il ricavano a sostegno delle nostre attività – ma essendo Voglia di Vivere un punto prestito del circuito Redop – Rete Documentaria della Provincia di Pistoia, potete scegliere anche altre letture da… mettere nella valigia delle vacanze.

Buon tempo, buone letture!

 

Terapia estetica oncologica

Terapia Estetica all’ospedale San Jacopo integrata nel percorso oncologico grazie all’Associazione Voglia di Vivere 36 le pazienti già seguite dal servizio per ritrovare bellezza, femminilità e benessere

Le loro testimonianze

Scritto da Daniela Ponticelli, giovedì 4 luglio 2024 

La Terapia Estetica integrata nel percorso oncologico. Il servizio è presente all’Ospedale San Jacopo da circa un anno e mezzo e, fino ad ora, sono state 36 le pazienti seguite con 190 appuntamenti, (mediamente, il percorso completo prevede circa 6 “sedute”). E’ stato realizzato all’interno della Radioterapia dell’Ospedale, in uno spazio dedicato, grazie all’Associazione “Voglia di Vivere”, attraverso il progetto “Elisa”, che lo ha sovvenzionato così da consentire alle donne di usufruirne gratuitamente. Il progetto è stato accolto con favore dalla direzione sanitaria del presidio diretta dalla dottoressa Lucilla Di Renzo e dal Dipartimento Oncologico di cui è direttore la dottoressa Luisa Fioretto.

Ad occuparsi del servizio è la dottoressa Giada Baldini, una delle prime professioniste in questo campo in Italia ad aver creato un percorso interamente dedicato ai pazienti oncologici e che ha fortemente creduto in questo importante e innovativo progetto. “perché troppo spesso – racconta – la malattia strappa via anche la femminilità e tornare a sorridere davanti alla specchio deve far parte del percorso di curaLa Terapia Estetica collabora attivamente a fianco delle altre terapie; le donne vengono incoraggiate a non rassegnarsi, a prendersi cura di se stesse, anche per una condizione generale di benessere Via, via che partecipano alle sedute imparano nuovamente a valorizzare il loro aspetto fisico, spesso trascurato”. 

“Abbiamo accolto con grande favore questo progetto – ha aggiunto la dottoressa Di Renzo, direttore sanitario del presidio- perché sappiamo che terapie e farmaci possono incidere anche sull’aspetto estetico con ripercussioni dal punto di vista psicologico. Ritrovare la propria immagine aiuta sicuramente a rendere anche meno gravoso il percorso di cura e a riprendere rapporti relazionali. Ringraziamo l’Associazione Voglia di Vivere, che da oltre 30 anni supporta ed aiuta i pazienti oncologici con tante iniziative e offrendo loro numerosi servizi”. 

“Sono estremamente orgoglioso di annunciare l’introduzione del nuovo ed innovativo servizio di medicina estetica presso il nostro ospedale, fortemente voluto da me e dal dottor Marco Stefanacci, Direttore della Radioterapia del San Jacopo. Questo importante passo è stato reso possibile grazie alla competenza e professionalità di GiadaRingrazio anche la nostra infermiera coordinatrice, Mariella Margelli, che lo promuove e informa le pazienti. Il nuovo ambulatorio è stato specificatamente progettato per offrire supporto alle donne durante i momenti difficili della malattia e del percorso di cura. L’obiettivo è aiutarle a sentirsi nuovamente belle e sicure di sé, permettendo loro di ritrovare la forza e la determinazione per riprendersi la propria vita. Prendersi cura delle pazienti ha molte sfaccettature, e anche gli aspetti che possono sembrare minori rivestono un’importanza fondamentale nel contesto della lotta contro il cancro” – ha aggiunto il dottor Mauro Iannopollo, direttore della struttura complessa di Oncologia Medica.

Il servizio è disponibile settimanalmente e vi si accede con l’appuntamento rivolgendosi al personale dell’Aiuto-Point, del Day Hospital oncologico, della Radioterapia della Breast Unit. Le donne, solitamente vengono informate di questa opportunità anche dai sanitari.

Dalla cura dei capelli a quella delle unghie e della pelle, al trucco fino alla scelta di abiti e colori diversi molte donne grazie alla dottoressa Baldini hanno ritrovato un’immagine perduta e riconquistato fiducia e positività.

Di seguito le testimonianze di due pazienti: 

Prima testimonianza “Il percorso é stato molto duro perché l’accettazione della malattia e la fragilità del proprio corpo non sono stati facili da vivere. Ho iniziato gli incontri con Giada dopo la seconda seduta di chemio, in un momento in cui cercavo di ricomporre me stessa, selezionando i pezzi fondamentali e scartando il resto. All’inizio ero scettica. Andare a curare l’aspetto esteriore, in un momento in cui il fisico é messo a dura prova, mi sembrava un dispendio non necessario di energie e pensavo che fare “il casco” fosse giá abbastanza. Con Giada, che si é mostrata coriacea e dolce, ho cominciato a seguire i consigli e a fare piccole cose quotidiane: le sopracciglia, la yoga facciale, la trousse, indossare i colori “giusti”. All’inizio é stato un modo per riempire il tempo e dopo è diventato un gioco; alla fine è stata una cura. Grazie al percorso ho potuto mettermi in primo piano e fare cose per me, oltre la malattia. Concedersi attenzioni quotidiane al di lá dei farmaci, guardarsi allo specchio e riuscire trovare elementi positivi – nonostante tutto – é stato fondamentale nel mio processo di accettazione e guarigione”. Federica C. 

Seconda testimonianza Carissima Dottoressa Giada Baldini, la ringrazio infinitamente per avermi presa per mano e accompagnata in questo percorso davvero tortuoso e snervante rendendolo quanto più piacevole e “leggero”.
La ringrazio per la sua grande professionalità, delicatezza, entusiasmo e sensibilità che mi hanno restituito il mio sorriso e l’autostima in me stessa che purtroppo viste le dinamiche erano andati persi.
Prego che quante più persone possibile che si trovano a vivere un percorso oncologico possano avere la fortuna di incontrarla nella loro strada affinché possa realmente aiutarle e supportarle almeno quanto ha fatto con me” . Orsola G.

 

 

 

 

Che le iscrizioni abbiano inizio!

Che ci vuole ad arrivare a domenica 6 ottobre… nulla! Ma per quale motivo bisogna pensare al 6 ottobre, visto che è ancora piuttosto lontano? Vi pare forse che il tempo passi poco in fretta! Certamente no, ma il fatto è che come ormai da molti anni, la prima domenica di ottobre c’è la Camminata in Città: siamo arrivate alla nona edizione, più salutare che mai!

Infatti, riprendendo le fila del discorso iniziato lo scorso ottobre, abbiamo scelto il tema dell’ambiente per essere protagonista della giornata sulla salute alla nona edizione della Camminata in Città.

Il nostro percorso partirà dal chiostro della chiesa di San Benedetto – in via Bindi, propri davanti al parco di Montuliveto – per snodarsi fra tanti bei giardini in città e poi tornare alla base di partenza dove ad attenderci ci saranno la merenda e tanta allegria.

Da consuetudine vi aspetta il concorso Sfumature di Rosa, quindi largo alla fantasia con accessori, abbigliamento, idee che possano farvi vincere: stiamo selezionando dei premi molto interessanti!

Senza concorso, bensì consegnato insieme alla tradizionale maglietta, il biglietto per accedere alla bellezza, quella che aiuta a star bene perché riconcilia l’armonia corpo e spirito: grazie alla disponibilità della Fondazione Pistoia Musei, per tutto il mese di ottobre presentandolo il coupon alla biglietteria dell’Antico Palazzo dei Vescovi e di Palazzo de’Rossi, permetterà di usufruire di uno sconto del 50% sull’ingresso per visitare i rispettivi musei.

Prima vi iscrivete e meglio è, avremo più tempo per organizzare tante sorprese imperdibili: chiunque lo desideri può già procedere attraverso uno di questi contatti:

  • Voglia di Vivere, alla sede di via Giuseppe Gentile 40-a, tel. 0573 964345 e-mail vogliadivivere@vdvpistoia.org
  • Antologia Viaggi, viale Matteotti, 25 Pistoia, 
tel. 0573 367158 (dal lunedì al venerdì
orario continuato 8,30-18,30)

 

Irene chi?

Chi si nasconde dietro il nome “Irene”, che si legge sull’etichetta nella foto? Certamente una donna che con amore prepara un dono dedicato a un’altra. A una sconosciuta che l’accetta facendone oggetto prezioso per sé: quasi sempre accade che, poi, quel gesto prenda la forma di altri gesti analoghi, di gentilezza che a loro volta sosterranno un’altra persona, alimentando una catena di cui vorremmo vedere la fine perché significherebbe aver sconfitto ogni dolore. Invece, quella catena continuerà ad alimentarsi perché il dolore esiste, ma crescerà seguendo il senso positivo della condivisione, forte anche dell’attenzione di sanitari che diventano punti di contatto fra le pazienti e questo mondo di generosità: noi, per questo, vogliamo ringraziare Maria Sciamannini, Direttore della chirurgia senologica e coordinatrice della breast unit a Pistoia, che ha attivato il contatto fra noi e le “Irene” speciali di cui stiamo parlando.

Così la catena si consolida, è unione fra il vascello e l’ancora che lo tiene ben saldo quando c’è bisogno di fermarsi e trovare riparo: poi, una volta passata la tempesta, àncora e catena si tirano a bordo e si riparte. Ecco, questo succede alla catena di solidarietà che la buona volontà innesca: donne che dopo essere state all’àncora tornano a solcare il mare della vita con accresciuto entusiasmo, tanto da sostenere con forza altre donne quando tocca a loro di sostare in rada.

Per farlo la fantasia non manca, sorretta dalla consapevolezza di ciò che comporta tenere testa al cancro e ripartire dopo che è passato: perciò tante sono le forme prese dalla solidarietà, Voglia di Vivere ne è testimonianza, e con lei tante altre associazioni insieme alle quali si attiva, perché… quanto meglio siamo organizzate, tanto più possiamo essere efficaci.

Recentemente alla porta di Voglia di Vivere hanno bussato alcune volontarie della Knitted Knockers USA, la fondazione che ha brevettato le Coppe del Cuore, cioè protesi morbide, comode e fatte a maglia, donate alle pazienti che le richiedono: realizzate al 100% in cotone mercerizzato per uso diurno o di 100% acrilico per nuotare, sono consegnate insieme alle semplici istruzioni per l’uso in un sacchetto, delicato come il biglietto che le accompagna.

 

Un grazie di cuore a tutte le Irene che le preparano.

Per saperne di più potete rivolgervi a Voglia di Vivere o scrivere a coppedicuore@gmail.com

 

 

 

 

Unicorni e trame fiamminghe

Un paio di settimane fa – esattamente domenica 16 giugno – siamo state invitate a Ponte Buggianese dalla Associazione La Fenice, dove è stato presentato il libro scritto dalla Presidente Rossana Piccioli “I misteri dell’unicorno nelle trame fiamminghe”. Avete avuto già modo di leggere un breve reportage sul bel pomeriggio trascorso insieme, ma è doveroso rivolgere una riflessione in più al libro, non solo perché a Voglia di Vivere è stato fatto dono di diverse copie per destinare il ricavato a sostenere le nostre attività, ma anche perché si tratta di un libro un po’ particolare, diverso da quello che ci aspettavamo.

I misteri dell’unicorno” è infatti un libro piuttosto intrigante, una sorta di favola in cui una persona adulta possa perdersi per accendere la fantasia, proprio come quando era bambina. Andando oltre la minuziosa documentazione che ricompone la storia dell’unicorno nei significati avuti nel tempo – cosa che potrebbe apparire noiosa – il libro è invece una stimolante ricostruzione dell’idea del mito e dei miti che attraversano le culture umane, dove questa figura ha spesso avuto centralità nella narrazione.

In particolare, l’unicorno compare con assiduità nelle raffigurazioni tipiche dell’arte arazziera, indossando un’interessante molteplicità di significanti. A prescindere da questi, però, prende forma l’altro motivo per cui questo libro ci coinvolge da vicino: fra i tanti esempi di arte arazziera, infatti, attenzione particolare è riservata all’Arazzo Millefiori, ai pistoiesi molto caro e oggi conservato al Museo del Palazzo dei Vescovi a Pistoia.

Il libro di Rossana Piccioli ci ha offerto occasione per riparlarne, e anche per ricordare che i partecipanti alla prossima Camminata in Città, per l’intero mese di ottobre potranno usufruire di uno sconto sul biglietto di ingresso per visitare il museo e ammirare l’Arazzo.

Inchiostro rosa

Un libro è per antonomasia definito “rosa” quando è un romanzo a trama d’amore, un genere letterario leggero che induce la lettrice a immedesimarsi nell’eroina della storia: il romanzo diventa quindi sinonimo di svago, di leggerezza, di stati d’animo sognanti.

Voglia di Vivere, come al suo solito, di questa tinteggiatura “rosa” ha aperto nuovi orizzonti, nel senso che restano protagoniste le donne che ingaggiano storie d’amore con la propria Vita, offrendone una lettura meno romantica ma di certo più consistente.

Così il libro diventa un pretesto per incontrarsi fra donne, raccontandosi le proprie esperienze più difficili, quelle che permettono di uscire eroine vincitrici dal storie anche molto intense di dolore, fisico e spirituale.

Così accade che Voglia di Vivere accetti l’invito rivoltole dalla Associazione La Fenice di Ponte Buggianese, e domenica scorsa [16 giugno 2024] le volontarie sono state invitate alla presentazione del libro “Il mistero dell’unicorno” di Rossana Piccioli, risultato di una ricerca attenta sull’arte degli arazzi.

L’incontro ha visto protagoniste le donne di entrambe le associazioni, che raccontando le reciproche esperienze hanno originato un confronto originale e molto costruttivo, al quale hanno preso parte anche l’estetista oncologica Roberta Morini e le volontarie di Coppe di Cuore di Lucca.

Il libro diventa così occasione di confronto e perciò di crescita, pretesto per conoscersi meglio non solo fra donne ma anche fra associazioni, consolidando i saperi che ciascuna ha maturato e mettendoli a disposizione delle altre: è un “rosa” distintivo del mondo al femminile che si accende nell’intensità delle emozioni, un “rosa” che passa dalla leggerezza della fiaba alla determinazione di vincere le difficoltà, grazie anche alla condivisione delle esperienze tramite parole, gesti, emozioni.

Il ricavato dalla vendita del libro e dei gadget realizzati dalle volontarie de La Fenice è stato devoluto a Voglia di Vivere.

Rossana Piccioli con la Presidente di Voglia di Vivere Deanna Capecchi

 

Far.Com per amica

Dunque… cambio di passo culturale, abbiamo detto, che nel concreto significa apertura in favore di una diversa attenzione a se stessi: atteggiamento da cui siamo nate, e di conseguenza ci muoviamo offrendo sempre maggiori opportunità di consapevolezza, che ci fanno cogliere il nuovo, quando diventa occasione di rinnovata coscienza per la salute.

Su questo stesso filone di pensiero si muove oggi la farmacia, non solamente il luogo in cui recarsi ad acquistare le medicine prescritte dal medico, bensì spazio di nuova socialità in quanto centro nevralgico di dialogo con l’utente, punto di riferimento per consulenze professionali che vanno oltre l’uso del farmaco: lo ha spiegato bene Sandra Palandri – Amministratore unico Far.Com SpA Pistoia – sabato 18 maggio, ospite al secondo incontro di Voglia di Vivere inForma.

Se la domanda da porsi è cosa possa offrire la farmacia di diverso rispetto al passato, la risposta va appunto trovata nel suo ruolo “rinnovato”, nell’essere più vicina alle necessità dei cittadini, dando loro risposte concrete, sia in termini di consulenza professionale sia in termini di sostegno, anche di natura economica.

L’incontro organizzato da Voglia di Vivere alla biblioteca San Giorgio – per le analogie verso il nuovo concetto di essere “comunità” di e per le persone – si è perfettamente prestato per siglare l’accordo di collaborazione che prevede agevolazioni per gli associati Voglia di Vivere su alcuni acquisti nelle Farmacie Comunali Pistoiesi, una carta fedeltà così articolata:

  • sconto del 10% immediato su ogni acquisto di parafarmaco (salvo articoli su cui, per legge non è consentito – per esempio latti di tipo 1 – e salvo prodotti già in sconto)
  • sconto immediato del 15% su tutti gli articoli del reparto sanitaria (per esempio calze elastiche)

Ogni associata Voglia di Vivere potrà usufruire delle agevolazioni indicate, avendo un’unica accortezza: la prima volta dovrà presentare al banco della farmacia la tessera associativa, così che possa essere attivata la convenzione in sui favore.

Solo la prima volta! Gli acquisti successivi saranno automaticamente riconosciuti, in una qualunque delle 7 farmacie comunali sul nostro territorio.