Cena d’estate

Occasione piacevole alla quale Voglia di Vivere ci ha abituati, sono i momenti conviviali che richiamano intorno alla tavola un bel numero di persone. Sarà perché, è risaputo, a tavola non si invecchia oppure per la gustosità dei cibi, semplici ma preparati con accurata attenzione e conditi con la simpatia, fatto sta che sono sempre di più coloro che rispondono con entusiasmo all’invito che l’associazione rivolge ai cittadini. Sarà, forse, che c’è anche un qualcosa in più a rendere questi incontri davvero speciali?

Alla tavola di Voglia di Vivere, infatti, convivialità fa rima con solidarietà, visto che il ricavato della cena (ma il discorso vale per ogni altra iniziativa, come per esempio la Camminata in città), serve a finanziare i servizi che l’associazione assicura ai pazienti oncologici.

Perciò, venerdì 19 luglio vedete di essere liberi (se non lo siete, liberatevi!) perché c’è la Cena d’estate: e guardate anche di portare tanti amici! Il menù? Appetitosissimo… da compleanno, quello per i 30 anni della Associazione (leggi la presentazione Voglia di Vivere):

  • antipasto misto
  • maccheroni alla Voglia di Vivere
  • arrosto misto con patate e insalata
  • una dolce sorpresa

E poi acqua e vino a volontà e tanta musica, perché il buonumore è la prima medicina per la buona salute, oltre al piacere di aver fatto un gesto generoso, rivolto a qualcuno che non conosciamo ma che certamente ne ha bisogno.

Perciò, prendete nota che:

  • la cena è organizzata al Circolo ARCI di Ponte alle Tavole (via Gora e Barbatole 209, tel. 0573 401216)
  • le prenotazioni saranno chiuse martedì 16 luglio, quindi chiamate presto al numero 0573 364345 per non perdere la serata
  • è prevista una donazione minima di € 20,00 a persona

ARRIVEDERCI A TAVOLA!

 

La dietista consiglia

L’ambulatorio di consulenza nutrizionale di Voglia di Vivere fa capo a Lisa Sequi, alla quale potete rivolgervi in associazione, ma che già da qui offre alcuni preziosi suggerimenti alimentari, per far sì che… l’appetito sia buono!

Cocomero. È noto per essere un frutto a basso potere calorico, solo 15 kcal ogni 100 grammi in quanto ricchissimo in acqua, tanto che la porzione suggerita è pari a 450 grammi senza buccia. Si pensi che il peso di un frutto medio come la mela è considerato pari a 150 grammi, quindi circa un terzo del peso del cocomero. È un ottimo ingrediente per preparare acque aromatizzate, ma può essere utilizzato anche in originali insalate. Come preparare un’acqua aromatizzata all’anguria: versare in un barattolo di vetro 5 o 6 cubetti di questo frutto. La quantità da utilizzare dipende dalle dimensioni del barattolo e dall’intensità di sapore desiderata: per ottenere un effetto rinfrescante, insieme all’acqua unite anche qualche fogliolina di menta. Insalata estiva: tagliare l’anguria a cubetti o a piccole fette sottili, e aggiungete del pecorino o della feta, secondo il vostro gusto! L’abbinamento è insolito, ma con l’aggiunta di un cetriolo, un pizzico di sale e un filo di olio, il successo a tavola è assicurato. Volendo possono anche essere aggiunte delle spezie per esaltare il gusto della vostra originale insalata.

Melone. È molto poco calorico, non contiene grassi e come il cocomero è ricco in acqua, vitamine e sali minerali. Per 100 grammi di porzione ha soltanto circa 30 calorie che si riducono ulteriormente a circa 20 ogni 100 grammi nel caso del melone d’inverno, caratteristico per la sua polpa bianca dal gusto fresco. La porzione suggerita è pari a 250 grammi senza la buccia che corrispondono a 2-3 fette

Questo dolcissimo frutto è naturalmente adatto per come dessert, ma sa dare il meglio di sé quando diventa… marmellata, o si sposa con un drink. Oltre ai classici utilizzi (come frutta a fine pasto o la solita variante con prosciutto crudo) è possibile utilizzarlo con successo in cucina, per preparare risotti estivi e piatti salati ma anche per dare un tocco creativo alle insalate.

Pesca. Le pesche sono frutti tipicamente estivi, dal gusto dolce e aromatico, ricche di acqua, fibre, sali minerali (soprattutto potassio) e vitamine (in particolare A e C). Hanno un elevato contenuto di fibre ed in particolare di pectina, una fibra solubile aiuta a regolarizzare le funzioni intestinali. Ne esistono diversi tipi, che differiscono per dimensioni, adesione del nocciolo alla polpa, colore della pasta, colore della buccia e presenza superficiale di peluria.
Con la stagione calda aumenta il nostro fabbisogno di acqua; non sempre riusciamo ad aumentare la sua introduzione, un po’ per pigrizia, un po’ perché non sempre ci piace bere l’acqua e basta e avremmo voglia di qualcosa di più sfizioso e rinfrescante.

Vi propongo di seguito un’alternativa interessante, a base di acqua naturale o frizzante, secondo il vostro gusto personale, per fare una bevande aromatizzata naturale e casalinga, l’acqua di pesca, la cui preparazione è molto semplice: non dovrete fare altro che lavare, sbucciare e tagliare a fettine una pesca matura. Versate le fette di pesca in una brocca o in uno o più barattoli e lasciatele riposare in frigorifero almeno per un’ora, in modo che l’acqua possa aromatizzarsi. Per la preparazione delle acque aromatizzate vi serviranno dei barattoli di vetro con coperchio a chiusura ermetica ben puliti (meglio ancora, sterilizzati in acqua bollente) o delle brocche. Potrete filtrare le acque aromatizzate prima di berle e recuperare la frutta per preparare una macedonia, un gelato fatto in casa o del muesli per la colazione. Un altro utilizzo delle pesche è come veloce dessert: sarà sufficiente cuocerle in forno con aggiunta di poco zucchero di canna integrale, vino liquoroso e una spolverata di amaretti sbriciolati!

Albicocca. È ricca di vitamine e in particolare di carotenoidi che sono i precursori della vitamina A, nota per le sue proprietà favorenti la protezione della cute e potenzianti la capacità visiva. L’albicocca è ricca inoltre di sali minerali quali magnesio, fosforo, ferro, calcio e potassio, oltre ad acqua e fibre. Una porzione di albicocche corrisponde a circa 200 gr, ovvero 3-4 frutti secondo le dimensioni.

Anche per le albicocche suggerisco utilizzi come dolce dessert a fine pasto, in particolare sono ottime le albicocche secche, e bevande aromatizzate. Un’alternativa interessante può essere quella di utilizzarle per i centrifugati o per dei frullati: i primi necessitano solo di acqua e polpa, per i secondi si utilizza latte, di mucca o vegetale. Non dimenticate il ghiaccio, ovviamente, se lo volete bello freddo, da gustare magari all’aperto.

Fico. I fichi sono frutti dolci e molto nutrienti, ricchi di vitamine e sali minerali, tra cui il calcio utile alla salute delle ossa. I fichi secchi hanno una maggiore concentrazione di calorie e zuccheri dovuta alla mancanza di acqua, che viene persa nel processo di essiccazione. Le proprietà nutritive sono le stesse dei freschi ma i fichi secchi contengono molte più calorie, quindi bisogna consumarli con più moderazione soprattutto se non vogliamo aumentare di peso.

Oltre al classico utilizzo come frutta a fine pasto o sfiziosa merenda, vi consiglio di consumarli in confettura fatta in casa, oppure in un originale risotto ai fichi, o addirittura come antipasto sotto forma di un carpaccio di fichi: in questo caso vengono abbinati alla mozzarella, al parmigiano in scaglie e ad erbe aromatiche come il rosmarino. Se gradito si può aggiungere del pepe nero e del pepe verde per condire.

Cetriolo. La polpa pressoché incolore è ricca di acqua (95% del totale), vitamine e sali minerali. Il cetriolo fresco è una buona fonte di fibre utili per la regolarità intestinale. Il loro impiego in insalata è consigliato durante il periodo estivo proprio per la loro proprietà dissetante, ma sono ottimi da proporre semplicemente tagliati a rondelle, quasi a ricordare la forma delle patatine, e mangiati senza condire come sfizioso aperitivo! Se volete una dissetante acqua di cetrioli e limone ve ne serviranno di freschi, da preparare in barattoli: per ogni barattolo basteranno quattro o cinque fettine sottili di cetriolo e due o tre fette o spicchi di limone. Per arricchire di gusto la bevanda, unite anche qualche fogliolina di menta.

 

dormire bene

DORMO QUINDI SONO

Perché bisogna dormire?”

Può sembrare facile rispondere a questa domanda ma spesso ci accorgiamo di quanto sia importante dormire bene (e di quanto sia difficile farlo) soltanto quando non ci si riesce più. In un’epoca in cui le persone devono rispettare tempi sempre più veloci, concedersi momenti di quiete è come una sfida ma diventa sempre più necessario per rafforzare il sistema organico.

Di per sé, il sonno, è un processo fisiologico che rappresenta un momento fondamentale di rigenerazione, di pausa e di eliminazione delle tossine e regolazione del metabolismo. Facilmente, però, è sottoposto a turbamenti a carico di fattori organici, psicologici e/o ambientali.

Durante il sonno, infatti, i ritmi biologici rallentano, l’organismo recupera le energie spese durante la giornata, il Sistema Nervoso riduce al minimo la sua attività a favore del Sistema Immunitario che, invece, la incrementa: la temperatura si abbassa, il metabolismo rallenta, la pressione sanguigna di stabilizza ed i tessuti si rigenerano.

A seconda dell’età anagrafica si ha bisogno di dormire una quantità di ore diversa per notte e il fabbisogno di riposo è una caratteristica individuale. Il passaggio dallo stato di veglia al sonno è regolato da una tempistica che varia da persona a persona e, in ognuna, può variare a seconda dell’età e del momento della vita.

Il primo accorgimento è quello di individuare le proprie esigenze di riposo e far di tutto per rispettarle poiché le variazioni (risvegli anticipati o lunghe notti senza sonno), così come livelli insufficienti di sonno e disallineamento circadiano, rappresentano un’alterazione dell’equilibrio naturale e possono portare, a lungo andare, a disturbi del sonno, insonnia e, più in generale possono influire negativamente su molti processi corporei, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari, oncologiche e diabete. Seguire il ritmo fisiologico naturale è di fondamentale importanza per non ritrovarsi stanchi e sonnolenti già di prima mattina, compromettendo il proprio tono dell’umore ed anche le proprie relazioni sociali.

Se anche i sonnellini possono portare ristoro, questi non possono sostituire il sonno durante le ore notturne: il nostro organismo è programmato per dormire di notte e per attivare in quelle ore tutti i processi di sostegno alla salute che sono biologicamente determinati.

Nello studio recentemente pubblicato su Sleep Medicine, i ricercatori sostengono che, in persone che, prima dello studio si coricavano molto tardi, anticipare la sveglia e coricarsi due ore prima rispetto al solito, ha comportato miglioramenti in termini di benessere mentale e fisico. Dalle analisi condotte è risultato che i partecipanti allo studio hanno migliorato le prestazioni cognitive con tempi di reazione più veloci e livelli più bassi di depressione, stress e sonnolenza nella mattinata. I ricercatori consigliano, quindi, di stabilire routine semplici che portino a regolare gli orologi interni migliorando la propria salute fisica e mentale complessiva.

Queste consapevolezze, insieme al caldo di questa estate che sta arrivando ma che, prepotentemente, si è già presentato ed inevitabilmente aiuta a rallentare i ritmi, possono essere prese come tempo per recuperare le energie e dare ristoro al nostro corpo e alla nostra mente.

Claudia Bonari

Fai bei sogni

Nonostante tutto: ecco la chiave di lettura per questo libro, una filosofia di vita da applicare a ogni genere di situazione possa capitarci. A sedurre è una storia di dolore, perché di questo si tratta, ma proprio per questo riesce a rapire l’anima del lettore, attivando tutta l’empatia che sia possibile provare verso un bambino sofferente e verso i condizionamenti che porterà con sé per tutta la vita. È la storia in cui, se non tutti, molti si vedono come riflessi in uno specchio: poteva non essere coinvolgente? Una storia vera, vissuta e raccontata da Massimo Gramellini nel suo libro Fai bei sogni, il cui successo è stato determinato non soltanto per la nota abilità con cui sa giocare con le parole, bensì proprio da ciò che la storia rappresenta: una confessione, una condivisione nella fatica del crescere in cui ciascuno a modo proprio si identifica. Perché crescere è faticoso, anche se… nonostante tutto (o forse proprio per questo?) possiamo farcela, se mai smettiamo di sognare.

Quel nonostante tutto fa mutare ogni prospettiva, induce a riflessioni profonde sul fatto che, ci piaccia o no, la vita è un divenire, un banchetto in cui ci sono offerte sia vivande gradevoli sia sgradite. Piaccia o no, non sempre ci è concesso di scegliere, dobbiamo quindi imparare a convivere anche la sorte avversa, e con tutto ciò che comporta. Niente, però, può toglierci la bellezza dei nostri sogni, del voler continuare a coltivare la nostra voglia di vivere… nonostante tutto.

Alessandra Chirimischi

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