Ricominciamo con stile

Settembre è il mese che ci riporta alla ragione, disseminata qua e là durante il caldo estivo. Con settembre, perciò, è bene faci trovare pronti a ricominciare in grande stile il nostro tran tran quotidiano, facendo sì che sia un tran tran interessante: è lo stile, infatti, porta con sé la piacevolezza del vivere.

Quello a cui ci riferiamo non è certo uno stile fatto di lussi e cose strane: no, no! Piuttosto ci troviamo le piccole cose che apprezziamo perché nostre, quelle che ci appartengono e contraddistinguono dal resto del mondo. Lo stile viene dal fatto che, oltre che personalissime, sono anche piccole cose che con il mondo intorno a noi sanno dialogare, si armonizzano. Ed è in armonia, quindi, che ci apprestiamo a rivedere ciò che può esserci più utile per star bene, soprattutto ciò che Voglia di Vivere offre per aiutarci a stare bene.

 

Perciò, non prendete impegni nel pomeriggio di mercoledì 8, 15 e 22 settembre perché siete già impegnate con noi: ci troveremo al bellissimo Parterre di piazza San Francesco per star bene insieme, “duettando” sulla nostra salute, grazie alla collaborazione degli amici musicisti della Filarmonica Pietro Borgognoni.

Per saperne di più scarica la locandina degli appuntamenti di settembre.

Ci vediamo sul Parterre!

San Bartolomeino!

Ventiquattro agosto, San Bartolomeo: a Pistoia è come dire che inizia un nuovo anno, il tempo delle vacanze è ormai passato, è l’ora di tornare in città e riprendere la vita consueta.

Ad accogliere il “nuovo tempo” sono allegri palloncini colorati e giocattoli, che i bambini chiedono a gran voce come regalo mentre si avviano in chiesa dove riceveranno la benedizione (l’unzione con l’olio santo) che dovrebbe proteggerli dai guai delle loro marachelle: non a caso, ai bimbi vivaci si è soliti dire “San Bartolomeino, Dio ti benedica!”, invocazione affinché, nonostante la loro vivacità, possano essere preservati da ogni sorta di malanno fisico. E se l’olio ha lo scopo di tener lontani gli sbuccioni ai ginocchi e i bernoccoli in testa, sembra invece aver ben poca presa sui mali della gola… non quelli provocati da tonsille infiammate, anzi! Sentirli gridare a squarciagola che vogliono lo zucchero filato, oppure il croccante, o la corona di pippi e confetti col buco, è segno di salute, vera e propria gioia per le orecchie degli ambulanti appostati nella piazza antistante la chiesa, così da “corrompere” golosi.

Una volta era proprio così: adesso è tutto ridimensionato (la foto che vedete risale a diversi anni orsono, quando il Covid era uno sconosciuto), ma lo spirito del nostro San Bartolomeo non impedisce ai pistoiesi di mettersi ordinatamente in coda per prendere l’unzione, tutti quanti i bambini di ogni età. Perché questa bella tradizione, esplosione di odori, sapori, luci, colori, riporta indietro l’orologio della vita, risvegliando l’emozione dei ricordi. Tutti, in quella magnifica chiesa, torniamo bambini.

Buona festa, San Bartolomeini di tutte le età!

Fuori dal coro, ma soltanto un po’

Entrò nella mia stanza una fanciulla leggiadra, che salutandomi prima di tutto con lo sguardo – un visetto acqua e sapone rallegrato da un sorriso molto dolce e occhi vivacissimi, i capelli legati a coda di cavallo… decisamente rassicurante – poi si presentò: «Sono la Dottoressa Sciamannini, sono venuta a visitarla prima dell’intervento di domani. Sarò io a operarla». Restai di sasso: “Come! – pensai – Sarà questa bambina a operarmi?”. Ero terrorizzata! Il pensiero che una creatura apparentemente tanto fragile e inesperta la mattina successiva mi avrebbe aperto il torace per prendermi un polmone fra le mani, mi preoccupava non poco.

L’ho conosciuta così, Maria Sciamannini, e oggi ringrazio il Dottor Sandro Giannessi per averla voluta con sé in sala operatoria ad aggiustarmi “fuori dal coro”, ovvero non per curarmi le tette bensì i polmoni. Era arrivata al vecchio Ceppo con la specializzazione in chirurgia toracica, giusto in tempo per prendersi cura di me e condurmi verso la guarigione: in breve tempo mi fu chiaro che era una roccia, il medico che tutti vorrebbero perché ti afferra la mano con tenacia e non ti molla – se occorre, poi, ti fa pure qualche cazziatone, ma solo per il tuo bene! – fin quando non sei in grado di camminare nuovamente da sola.

Assecondando però le necessità del reparto – la chirurgia toracica a Pistoia non aveva molto seguito, mentre erano considerevoli i casi di cancro alla mammella – nonostante una famiglia di cui occuparsi (ha due bambine piccole), decise di convertire in questa direzione la propria manualità chirurgica: per parecchie settimane fece “la cartella” e la pendolare su Pisa, al reparto di chirurgia senologica, per apprendere quanto più le era possibile e portarne beneficio alle pazienti pistoiesi. Con l’avvento della pandemia si è nuovamente spesa affinché fossero garantiti gli interventi, e come una pallina in un flipper è corsa ovunque ci fosse disponibilità di sale: al San Jacopo – dove erano in parte usate come reparti Covid – e quindi Pescia, Prato e persino alcune strutture private con le quali l’Azienda aveva stabilito convenzioni.

Perciò non mi sono – e non ci siamo – stupita sapendo che è stata nominata Direttore della SOS Chirurgia Senologica San Jacopo, ruolo che peraltro ha già dimostrato di saper gestire egregiamente.

Non amo scrivere pubblicamente raccontandomi in prima persona – è poco professionale – ma sono certa che mi perdonerete per averlo fatto in questa occasione: mi capirete, soprattutto se siete state sue pazienti, anche se basta vederla una volta per apprezzarla. Chi frequenta Voglia di Vivere ha avuto modo di conoscerla da vicino (per esempio, la foto che la ritrae è stata scattata alla cena dello scorso 28 luglio), quindi anche senza dover essere “tagliuzzata” ne avrete apprezzato la semplicità con cui si pone in ogni situazione. Dal mio primo incontro con lei di tempo – per mia fortuna e anche grazie a lei! – ne è passato ormai parecchio, lei è cresciuta molto nella professione ma nel profondo è rimasta la ragazza acqua e sapone che sorrise luminosa venendo a visitarmi. Grazie Maria, buon lavoro!

 

Tutta un’altra musica

Sanissima abitudine, la tradizionale cena d’estate a Villa Storonov, con la quale Voglia di Vivere saluta le amiche augurando loro di trascorrere una buona estate è tornata. Salvo un piccolo particolare: vogliamo scoprire quale? Come sempre è stata ospitata dalla Fondazione Jorio Vivarelli… come sempre organizzata dalle

Morena Torresi, una delle più attive volontarie in associazione.

vivacissime volontarie dell’associazione… come sempre sostenuta dall’entusiasmo di amici e soci che sanno di trascorrere una serata piacevole… come sempre solidale in favore dei servizi di supporto oncologico… sembra tutto come sempre, eppure… c’è stata una musica diversa.

Il cielo di Voglia di Vivere si è acceso, questa volta, di stelle che hanno introdotto a una serie di incontri che – soprattutto per chi resterà in città – potranno diventare lo svago giusto per ricaricarsi, in compagnia. Se in agosto saranno attive le camminate della salute, settembre proporrà tre appuntamenti:

  • Ricostruire la bellezza, con la consulente di immagine Giada Baldini, e la storica Francesca Rafanelli per gli Amici della Forteguerriana, che “duetteranno” sul palcoscenico del Parterre, che ben si presta a parlare della rinascita dopo un periodo di difficoltà.
  • Gastroanomia: errore o verità?, con Lisa Sequi e Sonia Faenza a trattare l’argomento nutrizione, insieme ad Alessandra Chirimischi che ne analizzerà la comunicazione
  • Mi racconto il mio viaggio, con le psicologhe Beatrice De Blasi e Claudia Bonari, di nuovo insieme ad Alessandra Chirimischi, a considerare i benefici della scrittura come strumento terapeutico.

Si tratta di tre incontri che si terranno i mercoledì 8, 15 e 22 settembre alle ore 17,30 per accompagnare all’evento clou di domenica 3 ottobre. La Camminata in città, starete pensando, ma la risposta è un po’ si e un po’ no… per saperne di più scarica la LOCANDINA SALUTE PARTERRE

Dovrebbe essere già chiaro che, tutto questo, Voglia di Vivere lo sta facendo non da sola ma con la Filarmonica Pietro Borgognoni, con la quale si è stabilito un rapporto di collaborazione molto stretto: la Borgognoni ha avuto il merito di prendersi cura dello spazio del Parterre quando a nessuno – o, comunque, a pochi altri – interessava, e continua ad avere un ruolo da protagonista nel collaborare alla ristrutturazione di questo bellissimo luogo pistoiese. Perciò, sotto la volta stellata del 28 luglio, i due sodalizi hanno suggellato questa piacevole sinergia di intenti con la presenza della Borgo Band che ha contribuito non poco a rallegrare l’aria di festa.

Naturale coronamento di una serata coi fiocchi, una coloratissima esposizione di torte, tante e variegate, alcune gustose per gli occhi oltre che per il palato, altre meno belle da vedere ma sempre buone e, in ogni caso, tutte accomunate dall’essere state impastate con quel superbo ingrediente che è il cuore.

Marta Porta, Past President Voglia di Vivere, insieme al team Breast Unit.

Che dire, poi, della presenza di alcune donne molto… rosa! Abbiamo avuto la Breast Unit del San Jacopo quasi al completo, con Maria Sciamannini insieme alle sue più strette collaboratrici, Angelica De Luca e Rachele Balzo. Assenti più che giustificate Miriam Ricasoli e Mariella Margelli, del DH Oncologico, e Monica Chiti, responsabile della Direzione infermieristica, che hanno comunque fatto avere un messaggio di saluto.

Il Sindaco Alessandro Tomasi con la nostra responsabile della comunicazione, Alessandra Chirimischi.

Infine il nostro Sindaco, Alessandro Tomasi, commensale tanto simpatico quanto rassicurante, che ringraziamo per essere stato con noi.

Davvero una bella serata, probabilmente vissuta con maggiore intensità del solito per il forte desiderio di ritrovarsi. E se gli abbracci ancora non sono consentiti, trascorrere qualche ora all’aria aperta, insieme, ha però aiutato lo spirito a risollevarsi: e la serenità che traspare dalle foto ne è testimonianza.

 

In un batter d’ali

Una splendida varietà di torte ha reso più dolce il gusto della Cena sotto le stelle 2021. Dicevamo tante e variegate, alcune gustose per gli occhi oltre che per il palato, altre meno belle da vedere ma sempre buone e, soprattutto, tutte accomunate dall’essere state impastate con quel superbo ingrediente che è il cuore.

La più apprezzata per il gusto la cheesecake alla nocciola… una vera delizia, morbidamente appetitosa. Pareva dicesse “Mangiami!” coi suoi coriandoli di granella e filanti stelle di cioccolato…

La più apprezzata per la vista, però, è stata la crostata di farfalla… ops! di frutta, non soltanto per la fantasiosa e bella realizzazione, dove la freschezza della frutta portava un senso di refrigerio in una calda giornata estiva, ma anche per il significato simbolico che la farfalla rappresenta: un leggero batter d’ali, gioia di volare di nuovo nella rinascita a nuova vita.