Farinata con le leghe o cavolo nero

Perché mi è cara questa ricetta? Perché quando ero piccola la odiavo. Sì, odiavo la farinata, finché una volta mio padre ha deciso che se avevo fame la mangiavo, altrimenti saltavo il pranzo. Me la rimisero davanti a cena, ero affamata e la mangiai: la trovai buonissima e così è rimasta.

Con piacere nel condivido la ricetta, anche se mi dispiace per non essere precisa nella quantità degli ingredienti: quando li chiedevo alla mia mamma lei mi rispondeva “Tu lo vedi!”, ed è per prova ed errori che arrivo alla fine. Insomma… ormai la faccio a occhio!

La ricetta

INGREDIENTI

  • fagioli borlotti
  • cavolo nero
  • bietole poche foglie a piacere
  • una carota
  • una cipolla
  • sale e peperoncino

PROCEDIMENTO

Io la preparo in due giorni: il primo giorno cuocio i fagioli in molta acqua, dopo taglio le altre verdure sottili, tolgo metà dei fagioli dalla pentola e metto tutte le verdure, aggiungo un po’ di acqua, passo i fagioli tolti e li ributto in pentola lasciando cuocere il tutto almeno per due ore a fuoco basso.

Alla fine, il secondo giorno, prima di servire in tavola, metto un po’ di farina di mais e faccio cuocere: non molta farina, di solito considero un cucchiaio da minestra a persona. Concludo aggiungendo nel piatto di portata un generoso giro d’olio.

Nota per i golosi seri: quella che avanza – se ne avanza! – è buona riscaldata in forno, dove fa una bella crosticina…

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