Le melanzane di nonna Ida

La mia nonna Ida, nata a Livorno da famiglia israelita, rimase orfana molto presto e fu affidata dalla comunità ad una “signora”, così l’ha sempre chiamata lei, che l’ha allevata , educata e preparata alla vita.

Nata verso la fine del 1800, il suo percorso di crescita fu chiaramente orientato verso un destino di sposa e madre di famiglia che con il matrimonio verso i vent’anni e i quattro figli, ha onorato con pazienza e dedizione. Mandava avanti la casa piuttosto bene, ma le piaceva soprattutto lavorare all’uncinetto e cucinare. Di lei ricordo alcune preparazioni speciali come la minestra di pesce, la “francesina”, le melanzane marinate. Quest’ultime sono rimaste indelebili nei miei ricordi e le ho incluse fra “i miei piatti forti”.

Ho la fortuna di avere un orto piuttosto grande che mio marito, ormai in pensione, coltiva con piacere alternando i lavori agricoli con le attività di ricerca scientifica di cui ancora si occupa. Verso la fine di luglio si comincia a raccogliere e a cucinare le melanzane: tonde o lunghe sono adatte tutte, più morbide le prime più saporite le seconde.

La ricetta

INGREDIENTI

  • melanzane
  • aglio
  • peperoncino piccante
  • farina
  • olio per friggere
  • aceto
  • sale

PROCEDIMENTO

Tagliare le melanzane in fette non troppo sottili e disporle a strati in uno scolapasta dopo averle cosparse di sale fino per far perdere l’eccesso di acqua ed il sapore amarognolo. Dopo due ore circa si stendono e si asciugano bene fra due strati di carta da cucina.

Cottura: una volta asciutte le melanzane vengono poche alla volta infarinate e fritte in olio di semi. E’ bene usare una friggitrice elettrica per tenere la temperatura costante ed una gratella per scolarle bene dall’olio in eccesso. Per una preparazione più “leggera” le melanzane possono essere cotte sulla griglia.

Marinatura: quando sono ancora tiepide le melanzane vengono condite a strati con pezzettini di aglio e di peperoncino piccante ed una generosa spruzzata di aceto. Al termine un piatto con un peso sull’ultimo strato favorisce l’amalgama dei sapori che migliora nel tempo e quindi si consiglia di servirle dopo qualche ora dalla preparazione. Nella ricetta originale della nonna al termine della frittura, all’olio di oliva rimasto si aggiungeva l‘aceto, i pezzetti di aglio e peperoncino e dopo aver scaldato e mescolato bene, il tutto veniva versato sopra le melanzane.

Quando le preparo per la famiglia al completo di figli e nipoti, non rimangono mai avanzi vuoi perché molto gradite a tutti quanti, vuoi perché se per caso ne ho fatte tante e qualcosa resta, è d’obbligo riempire un piattino di carta da portar via!

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