Il pane pasquale di Isia

Isia era originaria della zona dell’Orsigna, nell’Appennino Tosco Emiliano, poi, conosciuto Ruggero, si era sposata ed era andata ad abitare a Campo Tizzoro, villaggio costruito dagli Orlando per gli operai della loro grande industria metallurgica S.M.I.
Donna forte, eppure semplice, massaia dai grembiuli a fiorellini, era molto elegante e curata quando usciva; ornava i cappotti con spille dorate e colli di pelliccia che davano al suo bel viso un’aria da gran signora, aveva tra le mura domestiche un carattere ‘pepato’, ma sapeva anche ridere e sorridere ed era una chioccia i nipoti. La ricordo, oltre che con un immenso affetto, sempre con il mestolo in mano. O lo roteava nella nostra direzione a causa delle marachelle compiute o lo girava nei pentoloni sul focolare…

Nei giorni precedenti la Pasqua iniziava la grande lavorazione dei pani pasquali che dopo la benedizione in chiesa avrebbero costituito la base del pranzo del dì di festa.

Venivano ad aiutarla la sorella Elda, i figli Roveno e Silvano, la figlia Silvana, le nuore Elisabetta e Ietta, tutti quelli a disposizione, insomma. Noi bimbetti si assisteva con il naso sul tavolo e gli occhi spalancati verso la grande spianatoia.

Il profumo che si sprigionava dal forno a legna era meraviglioso: era come l’abbraccio della mia grande nonna.

Ricetta

INGREDIENTI (a occhio…)

  • ½ chilogrammo di farina 0
  • 1 ettogrammo di burro e 1 ettogrammo di zucchero
  • un pizzico di sale
  • uvetta a piacere
  • un goccio di cognac o sambuca
  • 2 uova intere
  • 1 bustina di lievito da dolci, o da pane, o lievito di birra
  • anacini a occhio
  • un poco di buccia di limone grattugiata

PROCEDIMENTO

Prendiamo la farina e mettiamola a fontana sulla spianatoia, aggiungiamo la buccia del limone grattugiata, lo zucchero, gli anacini, le uova, il burro sciolto a bagnomaria, il lievito sciolto nel latte, un goccio di cognac e impastiamo.

Poi aggiungiamo l’uvetta precedentemente ammollata. Si lavora bene bene fino a d avere un bel pane. Lo lasciamo lievitare venti minuti sulla spianatoia e intanto accendiamo il forno. I più fortunati useranno un forno a legna.

 

Prendiamo un foglio di carta gialla e lo ungiamo con l’olio di oliva. Ci mettiamo sopra il pane lievitato e mettiamo in forno a 180 gradi per 40 minuti.

 

 

 

 

 

 

 

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