Cosa c’è in programma?

Il programma del corso “Insieme per l’oncologia” è molto articolato, tocca vari punti essenziali a raggiungere lo scopo formativo prefissato, ovvero di far sì che chiunque decida di donare un po’ del proprio tempo agli altri, possa farlo con competenza. Al volontariato, quindi, è posta la massima attenzione affinché il volontario possa, a sua volta, dare il meglio di sé durante le sue attività di servizio. Questo il piano di lavoro dei primi 5 giorni di lezione:

  1. Perché il volontariato in oncologia?
  2. Il volontario tra psiche e soma
  3. Il Servizio Sanitario Nazionale, il Servizio Assistenza Sociale e i Servizi socio-sanitari integrati
  4. La patologia oncologica nell’adulto e nel bambino. Cosa deve sapere il volontario
  5. La relazione: aspetti spirituali ed etici

Tradotto in termini pratici, il primo incontro si occuperà di approfondire il ruolo del volontario in oncologia nei diversi contesti di attività, dalla promozione della salute alla prevenzione, al trasporto e all’accoglienza, portando anche l’attenzione sugli aspetti motivazionali e sui bisogni che orientano la scelta, e sui rapporti con l’utente.

Con il secondo incontro gli aspiranti volontari saranno formati, all’interno di un’ottica di integrazione fra psiche e soma, sugli aspetti psicologici e fisici, comprese le urgenze, della malattia oncologica nell’adulto e nel bambino, con riguardo particolare a quelli che sono i loro compiti.

Il terzo è finalizzato a fornire una visione sull’organizzazione del sistema di cura, dalla presa in carico ai follow up, nell’ottica di integrazione dei servizi socio-sanitari e di riflessione sul ruolo e sulle prospettive future del volontariato all’interno della rete dei servizi.

Con il quarto è previsto un approfondimento sul tema delle modalità di comunicazione e di ascolto che potranno aiutare il volontario nella relazione col paziente – adulto o minore – e la sua famiglia.

Il quinto incontro si occuperà degli aspetti spirituali e dei problemi etici collegati all’assistenza del malato oncologico, con particolare attenzione alle fasi della malattia avanzata e del fine vita.

Intanto puoi scaricare il programma completo, ti ricordiamo che il corso proseguirà con un incontro distaccato, organizzato individualmente dalle associazioni coinvolte nel progetto, così da poter dare approfondimento specifico sulle necessità legate alle realtà del proprio territorio.

Se gli argomenti trattati sono importanti, non da meno lo sono le modalità con cui si affrontano e, quindi, le competenze dei docenti chiamati a tenere le lezioni. Vuoi sapere chi sono?

Il seme del volontariato

In tempo di pandemia il valore del volontariato si è manifestato in tutta la sua grandezza: la generosità di molte persone si è espressa attraverso tante formule, tutte accomunate dalla voglia di fare e dare qualcosa per la comunità. Una scelta spesso dettata più dal cuore che dalla ragione, dal desiderio di esprimere il senso di appartenenza e di condivisione attraverso gesti di solidarietà che confluiscono in azioni condivise.

Quando lo slancio si perfeziona con la competenza che si richiede per svolgere al meglio il proprio ruolo di volontario, ecco che i risultati possono essere molto appaganti, e la generosità diventa un boomerang che torna, moltiplicata, in gesti di affetto. Gesti che aiutano a definire il volontariato per ciò che è, ovvero… volontari si è, nel profondo del proprio io, e il volontariato si fa dando a questa spinta la competenza che deve avere.

In questa chiave di lettura si colloca il corso Insieme per l’oncologia, nell’ottica di offrire ai volontari – o agli aspiranti volontari – gli strumenti più idonei a gratificare con la preparazione il desiderio di donare il proprio tempo: un seme che, se piantato con amore, germoglia rigoglioso spargendo nuovi semi di buono intorno a sé.

Guarda il programma completo

Insieme per l’oncologia

L’unione fa la forza: un vecchio proverbio, la cui origine si perde nel tempo. Forse, perché racconta una verità molto profonda, vale a dire che insieme si può vincere. O, quanto meno, si combatte meglio contro un nemico comune che in questa circostanza è il cancro.

Ecco la motivazione da cui sette associazioni attive nell’area Ausl Toscana Centro e facenti parte del TOL (tavolo organizzativo di lavoro), hanno dato vita al progetto “Insieme per l’oncologia”, con l’intento di favorire lo scambio delle reciproche esperienze e di unire le forze nel dare una risposta formativa condivisa al supporto del malato oncologico.

Vuoi conoscerle meglio? Clicca su ciascuna icona e scoprirai chi sono!

Voglia di Vivere

È il 1989 quando nasce Voglia di Vivere, una realtà associativa che si affermerà per la lungimiranza dei suoi obiettivi. Da subito aderisce alla Consulta del Volontariato, scelta che denota la fermezza di intenti nel presentarsi alla cittadinanza con le carte in regola. Nel 1990 è operativo il primo ambulatorio di senologia, subito seguito dal servizio di dietologia e di ascolto psicologico finalizzati a dare supporto alle donne operate al seno. Da allora è stato un susseguirsi di attività, impegnative ma anche entusiasmanti perché vissute con gioia, nella convinzione di fare qualcosa di buono per le donne, e quindi per tutta la comunità. E se la salute fisica ha avuto grande attenzione nelle attività di Voglia di Vivere, anche quella emotiva è stata di pari passo seguita grazie all’attenta gestione dei servizi, rivolti a dare risposte alla mutevole realtà sociale in cui l’Associazione è attiva. Si tratta, sempre, di aiutare le persone a trovare risposte concrete alla loro domanda di ben-essere.

A consolidare il rapporto con la comunità è la Camminata in Città, evento giunto nel 2019 alla sua 6a edizione con il quale si va alla scoperta dei luoghi meno conosciuti di Pistoia, ritrovando allo stesso tempo il piacere della compagnia di amici vecchi e nuovi, ma anche il piacere della bellezza come “farmaco” coadiuvante di ogni bene: alimentazione, attività fisica, socialità.

Per maggiori informazioni www.vdvpistoia.org

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Fondazione Sandro Pitigliani

La Fondazione Sandro Pitigliani per la lotta contro i tumori è sorta per volere dei familiari e di un gruppo di amici di Sandro Pitigliani, dopo la sua morte per cancro.

L’attività della Fondazione ha avuto inizio nel 1979 ed è divenuta Onlus nel 2011, con lo scopo di dare la possibilità ai cittadini pratesi, affetti da questa patologia, di trovare cure idonee in un centro adeguato, all’interno dell’ospedale cittadino, fornito di tutti i presidi utili per affrontare, superare o migliorare lo stato patologico.

Oltre ad aver finanziato ristrutturazioni edilizie, acquistato e donato attrezzature volte a migliorare le prestazioni e a rendere più confortevole la permanenza dei pazienti in ospedale, ha sottoscritto con la azienda sanitaria una convenzione per istituire un servizio di psico-oncologia, e una convenzione per la creazione del Centro di Ricerca Sandro Pitigliani, ottenendo risultati che hanno portato Prato a essere conosciuta a livello internazionale nel settore.

Dal 2004 la Fondazione ha identificato la propria missione nel sostenere la ricerca, con progetto ad alto livello e propri della ricerca traslazionale, con notevoli benefici per i pazienti: un progetto nel quale sono coinvolti l’Istituto Toscano Tumori, l’Università di Firenze, la Regione Toscana e altri centri in Italia.

Riassumendo, finalità della Fondazione Sandro Pitigliani sono:

  • sostenere la ricerca oncologica
  • finanziare e/o acquistare e integrare strutture, strumentazioni, arredi o altro, utilizzate nell’attività di oncologia
  • effettuare interventi di sostegno psico-oncologico rivolti ai pazienti affetti da patologia ed ai loro familiari (servizio svolto da professionisti specializzati)
  • svolgere opera di sensibilizzazione e di corretta informazione relativamente alle problematiche connesse alla patologia oncologica nell’ambito dei percorsi di formazione aziendale rivolte alle scuole
  • istituire borse di studio e dottorati di ricerca
  • svolgere interventi di ricerca scientifica in stretta collaborazione con gli istituti e le strutture nel campo dell’oncologia.

Per altre informazioni www.fondazionesandropitigliani.it

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Calcit Tavarnelle e Barberino

Il Calcit (Comitato Autonomo Lotta Contro I Tumori) Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa, nasce dalla convinzione che l’assistenza ai sofferenti rappresenti una delle maggiori espressioni di solidarietà, sociale e civile, da poter offrire in una comunità che voglia dirsi libera e matura. Da questa convinzione si origina l’attenzione continua per migliorare il servizio di assistenza, cura e prevenzione oncologica indirizzata ai malati di tumore e delle loro famiglie, garantendo ai cittadini dei comuni di Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa, dove grazie garantisce le terapie utili per fronteggiare la malattia, contrastandone il suo procedere e alleviandone notevolmente le sofferenze, affidandosi sia al volontariato sia a medici specialisti, pronti ad intervenire anche del domicilio del paziente: un servizio che permette di avere a casa le stesse cure che un malato può ricevere in ospedale. Sono ormai centinaia i malati di Tavarnelle, Barberino e dei comuni limitrofi che si sono avvalsi di questo servizio, reso possibile sia dalla buona volontà di chi dona il proprio tempo per gli altri, sia per la generosità di chi risponde concretamente alle attività di raccolta fondi, raccolti in iniziative di vario tipo (compresa la donazione del 5×1000), sia ancora ai contributi dei soci.

Questi gli obiettivi prioritari di Calcit Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa:

  • prevenire per quanto possibile le malattie tumorali
  • mantenere e migliorare il servizio di assistenza e cura oncologica dei malati di tumore delle loro famiglie
  • assicurare trattamenti gratuiti e cure ai malati terminali
  • offrire servizi ambulatoriali in tempi rapidi

Per maggiori informazioni www.calcittavarnelle.it

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Calcit Chianti Fiorentino

Nata nel 1985 allo scopo di collaborare con la sanità pubblica nel campo delle patologie croniche, con particolare riguardo alle malattie neoplasiche, la Associazione Calcit (Comitato Autonomo Lotta Contro I Tumori) Chianti Fiorentino Onlus assicura oggi una serie di servizi altamente qualificati e molto apprezzati dai cittadini proprio per la competenza con cui sono svolti.

Si tratta di attività ad ampio raggio, che spaziano dal poliambulatorio ai gruppi di auto mutuo aiuto, passando per il punto informazione, l’assistenza a domicilio: apprezzate anche le iniziative per la raccolta fondi, indispensabile per finanziare particolari progetti di cura e assistenza da svolgersi in convenzione con la azienda sanitaria, presso la struttura ospedaliera di S.M. Annunziata di Bagno a Ripoli.

I volontari della Associazione Calcit Chianti Fiorentino Onlus, costituiscono la forza motrice del suo sviluppo, ed hanno permesso nel tempo l’organizzazione, gestione ed erogazione di numerosi servizi. Essenziale, per rispettare e mantenere il clima di armonia che permette lo svolgimento di ogni attività, la condivisione dei valori indicati nello Statuto della Associazione, come gli ideali di vicinanza, attenzione e rispetto che gli stessi volontari condividono e praticano.

I volontari – appositamente formati e seguiti in aggiornamento permanente – sono presenti in tutte le attività dell’associazione: dal supporto logistico e organizzativo del poliambulatorio, all’assistenza a domicilio e presso le strutture sanitarie, all’organizzazione di iniziative per la necessaria raccolta fondi.

Per maggiori informazioni www.calcitonlus.it

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AVO Firenze

AVO – Associazione Volontari Ospedalieri – Firenze OdV è un’associazione laica, aperta a persone di qualsiasi credo, convinzione e istruzione. Nata a Firenze nel 1980, è oggi presente sul territorio in tutti gli ospedali, in otto residenze sanitarie assistite (RSA), in una casa di accoglienza per minori e a domicilio a Firenze e area metropolitana, grazie alla attività dei circa 360 volontari operativi, adeguatamente e costantemente formati, che per questo garantiscono servizi organizzati, qualificati oltre che completamente gratuiti per gli utenti.

La versatilità di individui e valori consolidati nel rivolgersi all’altro, fanno sì che la missione AVO – rivolta a umanizzare il periodo della permanenza nell’ospedale e nelle residenze sanitarie assistite (RSA), di sostenere, confortare e supportare le persone malate e le loro famiglie all’interno delle strutture sanitarie e a casa – possa ritenersi soddisfatta, seppure in costante adeguamento in funzione, appunto, di dare risposta a nuove necessità sia assistenziali sia terapeutiche. Soprattutto in ambito oncologico i volontari sono presenti nei day hospital per alleviare i disagi dei tempi di attesa con ascolto, compagnia, informazioni, aiuto e attività di sostegno organizzate con la collaborazione di docenti ed esperti, oltre che nei reparti di chirurgia generale e oncologica per donare vicinanza umana, informazioni e supporto.

Per maggiori informazioni www.avofirenze.it

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Volontari&

Una associazione come Voglia di Vivere, convoglia su di sé molte figure, prevalentemente femminili, che per comodità possiamo individuare in tre categorie:

  • ci sono le “pazienti in corso”, ovvero donne che stanno seguendo percorsi di cura finalizzati a togliersi dai piedi – anzi dal seno! – il cancro;
  • poi la categoria delle donne che hanno pazientemente attinto alla forza di volontà, superando la fase precedente: sono le volontarie, che avendo provato sulla propria pelle cosa significa aver a che fare con il cancro, donano alle pazienti in corso il proprio tempo e l’esperienza del loro vissuto;
  • infine la terza categoria, le professioniste, operativa per supportare le altre con le proprie competenze.

A proposito di quest’ultima, qualche parola in più va spesa, rappresentando in associazione un mondo numericamente piccolo, ma tanto variegato quanto consistente.

Con l’eccezione del Dott. Leonardo Bronner, Voglia di Vivere vanta un nutrito gruppo di donne preparate in discipline specifiche, ciascuna delle quali con riconosciuti livelli di attitudine professionale. Questo perché l’associazione ha sempre preteso di offrire servizi che fossero qualitativamente impeccabili, e per garantirli si avvale di collaboratori le cui credenziali siano concretamente valide.

Un dato di fatto, oggettivamente dimostrabile, cui va reso merito al gruppo dirigente l’associazione nella scelta di collaboratrici e collaboratori all’altezza dei compiti che sarebbero stati loro affidati. Non da meno, è stata considerata essenziale la capacità di ciascuna nel cooperare con le altre armonicamente.

Discorso che, a maggior ragione, vale con la riforma del terzo settore, in funzione della quale le associazioni di volontariato dovranno gestirsi con criteri che vanno ben oltre il semplice donare la disponibilità del proprio tempo, quando si può. La riforma investe le competenze dei volontari, e di qualunque altra figura sia chiamata ad affiancare i volontari e il Consiglio nelle attività associative, portando competenze il cui apprendimento richiede percorsi dedicati e di non immediata acquisizione.

Si tratta quindi di armonizzare ruoli e conoscenze: cosa non facile da realizzare, ma siccome l’armonia è uno degli ingredienti essenziali al raggiungimento del ben-essere, Voglia di Vivere lo sa, ed è in questa direzione che si impegna a lavorare.

Questo l’elenco delle collaboratrici attualmente attive (clicca sul nome per saperne di più)