I docenti

A tenere le lezioni del corso “Insieme per l’oncologia” sono stati chiamati personaggi altamente qualificati fra medici, psicologi, rappresentanti del volontariato.

Per permettervi di conoscerli meglio prima del corso, a ciascuno di loro abbiamo posto tre domande:

  1. Quale aspetto della sua professione ritiene particolarmente idoneo per trasmettere al volontario le competenze oggi deve avere?
  2. Cosa principalmente si aspetta di trasferire ai volontari attraverso questo corso “Insieme per l’oncologia”?
  3. Le chiediamo di definire il volontariato in tre parole: quali e perché, secondo lei, sono le più appropriate.

Siete curiosi di sapere cosa hanno risposto? Clicca sui nomi e lo saprai!

altri… torna a trovarci, ma intanto puoi scaricare il programma completo!

Cosa c’è in programma?

Il programma del corso “Insieme per l’oncologia” è molto articolato, tocca vari punti essenziali a raggiungere lo scopo formativo prefissato, ovvero di far sì che chiunque decida di donare un po’ del proprio tempo agli altri, possa farlo con competenza. Al volontariato, quindi, è posta la massima attenzione affinché il volontario possa, a sua volta, dare il meglio di sé durante le sue attività di servizio. Questo il piano di lavoro dei primi 5 giorni di lezione:

  1. Perché il volontariato in oncologia?
  2. Il volontario tra psiche e soma
  3. Il Servizio Sanitario Nazionale, il Servizio Assistenza Sociale e i Servizi socio-sanitari integrati
  4. La patologia oncologica nell’adulto e nel bambino. Cosa deve sapere il volontario
  5. La relazione: aspetti spirituali ed etici

Tradotto in termini pratici, il primo incontro si occuperà di approfondire il ruolo del volontario in oncologia nei diversi contesti di attività, dalla promozione della salute alla prevenzione, al trasporto e all’accoglienza, portando anche l’attenzione sugli aspetti motivazionali e sui bisogni che orientano la scelta, e sui rapporti con l’utente.

Con il secondo incontro gli aspiranti volontari saranno formati, all’interno di un’ottica di integrazione fra psiche e soma, sugli aspetti psicologici e fisici, comprese le urgenze, della malattia oncologica nell’adulto e nel bambino, con riguardo particolare a quelli che sono i loro compiti.

Il terzo è finalizzato a fornire una visione sull’organizzazione del sistema di cura, dalla presa in carico ai follow up, nell’ottica di integrazione dei servizi socio-sanitari e di riflessione sul ruolo e sulle prospettive future del volontariato all’interno della rete dei servizi.

Con il quarto è previsto un approfondimento sul tema delle modalità di comunicazione e di ascolto che potranno aiutare il volontario nella relazione col paziente – adulto o minore – e la sua famiglia.

Il quinto incontro si occuperà degli aspetti spirituali e dei problemi etici collegati all’assistenza del malato oncologico, con particolare attenzione alle fasi della malattia avanzata e del fine vita.

Intanto puoi scaricare il programma completo, ti ricordiamo che il corso proseguirà con un incontro distaccato, organizzato individualmente dalle associazioni coinvolte nel progetto, così da poter dare approfondimento specifico sulle necessità legate alle realtà del proprio territorio.

Se gli argomenti trattati sono importanti, non da meno lo sono le modalità con cui si affrontano e, quindi, le competenze dei docenti chiamati a tenere le lezioni. Vuoi sapere chi sono?

Percezione e azione

Non è passato troppo tempo da quando era impossibile anche solo nominarlo, il cancro. A pronunciare questa parola sembrava quasi di chiamarlo… no, no, per carità! Così veniva nominato in tanti modi: il malaccio, la bestia, il nemico, il male del secolo e così via, ognuno ne conoscerà varianti di ogni genere. Bastava non dire “cancro”. Lo spauracchio, oggi, è stato esorcizzato grazie alla volontà di molte figure che hanno messo le proprie competenze al servizio della salute: ricercatori in primis, affiancati da medici e anche da pazienti, ci permettono di andare oltre i limiti culturali facendo sì che parlare di cancro significhi oggi parlare di percorsi di cura.

Quindi il cancro è stato sconfitto? No, c’è ancora molta strada da fare, ma stiamo vincendo sia sulla malattia fisica sia sulla consuetudine che lo volevano nascosto, come se ammalarsi di cancro fosse la pena prevista come espiazione a qualche peccato: perciò, rimbocchiamoci le maniche e vediamo di comprendere le nuove forme di assistenza e cura.

Il percorso di assistenza e cura ai pazienti oncologici è cambiato, richiede competenze nuove, idonee nel rispondere al carattere di professionalità che si identifica con la riforma del terzo settore.

Di conseguenza, la presa in carico della persona che si ammala necessita di un approccio che non è solo quello del “curare” ma anche del “prendersi cura”, una modalità questa che mette al centro del trattamento l’individuo compreso nella sua complessità e unicità, così da dare una risposta attenta ai bisogni che il paziente e la famiglia portano.

La complessità di tali bisogni necessita l’attivazione di un modello organizzativo in rete che preveda un approccio multi-disciplinare attraverso l’integrazione dei percorsi diagnostico-terapeutici e di quelli assistenziali, coinvolgendo sia i servizi ospedalieri che quelli territoriali.

La realizzazione di reti assistenziali costruite su tale integrazione diventa dunque oggi fondamentale per garantire l’accessibilità agli strumenti di prevenzione e cura, ma anche per promuovere la qualità della vita dei pazienti oncologici: ed è esattamente questo l’obiettivo che il progetto “Insieme per l’oncologia” si è dato, formare e in-formare i volontari, per fortificare le loro competenze.

Leggi il PROGRAMMA DEL CORSO

 

Insieme per l’oncologia

L’unione fa la forza: un vecchio proverbio, la cui origine si perde nel tempo. Forse, perché racconta una verità molto profonda, vale a dire che insieme si può vincere. O, quanto meno, si combatte meglio contro un nemico comune che in questa circostanza è il cancro.

Ecco la motivazione da cui sette associazioni attive nell’area Ausl Toscana Centro e facenti parte del TOL (tavolo organizzativo di lavoro), hanno dato vita al progetto “Insieme per l’oncologia”, con l’intento di favorire lo scambio delle reciproche esperienze e di unire le forze nel dare una risposta formativa condivisa al supporto del malato oncologico.

Vuoi conoscerle meglio? Clicca su ciascuna icona e scoprirai chi sono!

Aurora Donna

Ad animare lo spirito della Associazione Progetto Aurora Donna sono donne già operate al seno, che hanno deciso di dedicare parte del loro tempo, e soprattutto mettendo a disposizione la loro esperienza, ad altre donne che stanno attraversando lo stesso difficile percorso. Lo fanno volontariamente, spinte solo dalla consapevolezza che la condivisione sia la strada migliore per sostenere la sofferenza di un momento della vita molto delicato.

Aurora Donna svolge l’attività nel reparto oncologico dell’ospedale Santo Stefano di Prato, avendo attiva con la azienda sanitaria una convenzione specifica che definisce gli ambiti di azione e i rapporti con tutti i professionisti coinvolti: operatori professionali, info-point, oncologi, psico-oncologci, nutrizionisti, fisiatri, fisioterapisti.

I suoi interventi sono articolati lungo il percorso del paziente, e rivolti in prevalenza alle donne operate al seno, anche se con sempre maggiore frequenza offre sostegno ad altre patologie, sia femminili sia maschili.

Il percorso si esplica attraverso una presenza organizzata all’interno del DH con azioni direttamente rivolte ai pazienti, come:

  • accoglienza già dalla diagnosi
  • supporto logistico/informativo
  • ascolto e sostegno ai bisogni

Inoltre, svolge anche azioni di aiuto a tutti gli attori del percorso, siano questi medici, infermieri e altri professionisti che si troveranno ad avere in carico i pazienti.

Infine, svolge un ruolo chiave collaborando con altre associazioni alla stesura e all’organizzazione di progetti finalizzati al recupero del benessere.

Per maggiori informazioni www.progettoauroradonna.it

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Voglia di Vivere

È il 1989 quando nasce Voglia di Vivere, una realtà associativa che si affermerà per la lungimiranza dei suoi obiettivi. Da subito aderisce alla Consulta del Volontariato, scelta che denota la fermezza di intenti nel presentarsi alla cittadinanza con le carte in regola. Nel 1990 è operativo il primo ambulatorio di senologia, subito seguito dal servizio di dietologia e di ascolto psicologico finalizzati a dare supporto alle donne operate al seno. Da allora è stato un susseguirsi di attività, impegnative ma anche entusiasmanti perché vissute con gioia, nella convinzione di fare qualcosa di buono per le donne, e quindi per tutta la comunità. E se la salute fisica ha avuto grande attenzione nelle attività di Voglia di Vivere, anche quella emotiva è stata di pari passo seguita grazie all’attenta gestione dei servizi, rivolti a dare risposte alla mutevole realtà sociale in cui l’Associazione è attiva. Si tratta, sempre, di aiutare le persone a trovare risposte concrete alla loro domanda di ben-essere.

A consolidare il rapporto con la comunità è la Camminata in Città, evento giunto nel 2019 alla sua 6a edizione con il quale si va alla scoperta dei luoghi meno conosciuti di Pistoia, ritrovando allo stesso tempo il piacere della compagnia di amici vecchi e nuovi, ma anche il piacere della bellezza come “farmaco” coadiuvante di ogni bene: alimentazione, attività fisica, socialità.

Per maggiori informazioni www.vdvpistoia.org

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Fondazione Sandro Pitigliani

La Fondazione Sandro Pitigliani per la lotta contro i tumori è sorta per volere dei familiari e di un gruppo di amici di Sandro Pitigliani, dopo la sua morte per cancro.

L’attività della Fondazione ha avuto inizio nel 1979 ed è divenuta Onlus nel 2011, con lo scopo di dare la possibilità ai cittadini pratesi, affetti da questa patologia, di trovare cure idonee in un centro adeguato, all’interno dell’ospedale cittadino, fornito di tutti i presidi utili per affrontare, superare o migliorare lo stato patologico.

Oltre ad aver finanziato ristrutturazioni edilizie, acquistato e donato attrezzature volte a migliorare le prestazioni e a rendere più confortevole la permanenza dei pazienti in ospedale, ha sottoscritto con la azienda sanitaria una convenzione per istituire un servizio di psico-oncologia, e una convenzione per la creazione del Centro di Ricerca Sandro Pitigliani, ottenendo risultati che hanno portato Prato a essere conosciuta a livello internazionale nel settore.

Dal 2004 la Fondazione ha identificato la propria missione nel sostenere la ricerca, con progetto ad alto livello e propri della ricerca traslazionale, con notevoli benefici per i pazienti: un progetto nel quale sono coinvolti l’Istituto Toscano Tumori, l’Università di Firenze, la Regione Toscana e altri centri in Italia.

Riassumendo, finalità della Fondazione Sandro Pitigliani sono:

  • sostenere la ricerca oncologica
  • finanziare e/o acquistare e integrare strutture, strumentazioni, arredi o altro, utilizzate nell’attività di oncologia
  • effettuare interventi di sostegno psico-oncologico rivolti ai pazienti affetti da patologia ed ai loro familiari (servizio svolto da professionisti specializzati)
  • svolgere opera di sensibilizzazione e di corretta informazione relativamente alle problematiche connesse alla patologia oncologica nell’ambito dei percorsi di formazione aziendale rivolte alle scuole
  • istituire borse di studio e dottorati di ricerca
  • svolgere interventi di ricerca scientifica in stretta collaborazione con gli istituti e le strutture nel campo dell’oncologia.

Per altre informazioni www.fondazionesandropitigliani.it

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Calcit Valdarno Fiorentino

Il Calcit (Comitato Autonomo Lotta Contro I Tumori) del Valdarno Fiorentino è una Associazione Onlus (senza fini di lucro) nasce nel 2004 come strumento per convogliare la generosità dei cittadini, riversandola nel sostegno alle persone che lottano contro un tumore tramite il Day Hospital Oncologico di Figline e Incisa Valdarno.

Ogni centesimo a disposizione della Associazione viene impiegato per sostenere economicamente prestazioni professionali, mediche e infermieristiche, oltre che all’acquisto o al noleggio di apparecchiature mediche molto importanti per la diagnostica e i trattamenti medici. Di conseguenza, i volontari sono impegnati non solo ad assistere e supportare i pazienti, ma anche nel realizzare eventi e altre occasioni di incontro, alcuni dei quali divenuti ormai consueti, allo scopo di alimentare la disponibilità economica necessaria a queste attività.

Le energie del volontariato e le risorse offerte dai cittadini del Valdarno Fiorentino si uniscono, quindi, allo scopo di dare basi sempre più solide agli obiettivi di solidarietà e umanità che la Associazione persegue in favore del malato, affinché la qualità delle cure sia sempre migliore.

Per altre informazioni www.calcitvaldarnofiorentino.it

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Calcit Tavarnelle e Barberino

Il Calcit (Comitato Autonomo Lotta Contro I Tumori) Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa, nasce dalla convinzione che l’assistenza ai sofferenti rappresenti una delle maggiori espressioni di solidarietà, sociale e civile, da poter offrire in una comunità che voglia dirsi libera e matura. Da questa convinzione si origina l’attenzione continua per migliorare il servizio di assistenza, cura e prevenzione oncologica indirizzata ai malati di tumore e delle loro famiglie, garantendo ai cittadini dei comuni di Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa, dove grazie garantisce le terapie utili per fronteggiare la malattia, contrastandone il suo procedere e alleviandone notevolmente le sofferenze, affidandosi sia al volontariato sia a medici specialisti, pronti ad intervenire anche del domicilio del paziente: un servizio che permette di avere a casa le stesse cure che un malato può ricevere in ospedale. Sono ormai centinaia i malati di Tavarnelle, Barberino e dei comuni limitrofi che si sono avvalsi di questo servizio, reso possibile sia dalla buona volontà di chi dona il proprio tempo per gli altri, sia per la generosità di chi risponde concretamente alle attività di raccolta fondi, raccolti in iniziative di vario tipo (compresa la donazione del 5×1000), sia ancora ai contributi dei soci.

Questi gli obiettivi prioritari di Calcit Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa:

  • prevenire per quanto possibile le malattie tumorali
  • mantenere e migliorare il servizio di assistenza e cura oncologica dei malati di tumore delle loro famiglie
  • assicurare trattamenti gratuiti e cure ai malati terminali
  • offrire servizi ambulatoriali in tempi rapidi

Per maggiori informazioni www.calcittavarnelle.it

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Calcit Chianti Fiorentino

Nata nel 1985 allo scopo di collaborare con la sanità pubblica nel campo delle patologie croniche, con particolare riguardo alle malattie neoplasiche, la Associazione Calcit (Comitato Autonomo Lotta Contro I Tumori) Chianti Fiorentino Onlus assicura oggi una serie di servizi altamente qualificati e molto apprezzati dai cittadini proprio per la competenza con cui sono svolti.

Si tratta di attività ad ampio raggio, che spaziano dal poliambulatorio ai gruppi di auto mutuo aiuto, passando per il punto informazione, l’assistenza a domicilio: apprezzate anche le iniziative per la raccolta fondi, indispensabile per finanziare particolari progetti di cura e assistenza da svolgersi in convenzione con la azienda sanitaria, presso la struttura ospedaliera di S.M. Annunziata di Bagno a Ripoli.

I volontari della Associazione Calcit Chianti Fiorentino Onlus, costituiscono la forza motrice del suo sviluppo, ed hanno permesso nel tempo l’organizzazione, gestione ed erogazione di numerosi servizi. Essenziale, per rispettare e mantenere il clima di armonia che permette lo svolgimento di ogni attività, la condivisione dei valori indicati nello Statuto della Associazione, come gli ideali di vicinanza, attenzione e rispetto che gli stessi volontari condividono e praticano.

I volontari – appositamente formati e seguiti in aggiornamento permanente – sono presenti in tutte le attività dell’associazione: dal supporto logistico e organizzativo del poliambulatorio, all’assistenza a domicilio e presso le strutture sanitarie, all’organizzazione di iniziative per la necessaria raccolta fondi.

Per maggiori informazioni www.calcitonlus.it

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