A tavola senza corona

In questa situazione di emergenza capita che ci ritroviamo a confronto con i nostri conflitti interiori, anche quelli relativi alla alimentazione. Da un lato il cibo consola, in questo clima di indeterminatezza, rappresentando una sicurezza.

Dall’altro lato, e in particolare nelle persone che seguono una dieta o anche in coloro che sono più attenti alla loro forma fisica, si possono vivere veri stati di ansia e conflitto rispetto al proprio peso, al cibo disponibile e alla propria salute. Il rischio è quello di togliere ogni controllo al cibo, alzandoci dalla tavola spiacevolmente pieni o mangiucchiando in continuazione e provando poi emozioni come tristezza, sensi di colpa e insoddisfazione. Come fare a mantenere gratificante l’esperienza alimentare senza subirne le conseguenze?

Innanzi tutto dobbiamo essere consapevoli. Stiamo vivendo un momento di emergenza dove facilmente si tende a mangiare di più. Ma questo momento può essere anche una risorsa per investire su noi stessi, l’occasione per dedicarsi con più attenzione alla preparazione dei pasti e all’educazione alimentare dei più piccoli attraverso il nostro esempio, il cucinare insieme o giocando più semplicemente con le forme dei cibi. Perché non disegnare nel piatto una casetta o degli animaletti, usando verdure tagliate? Non dimentichiamo che attraverso il cibo passano i nostri affetti più cari!

Cercando in internet ho trovato alcuni link interessanti e attendibili che possono risultare utili in questo momento. In particolare il Ministero della Salute segnala un documento della Società Italiana di Nutrizione Umana che suggerisce cosa mangiare ai tempi dell’isolamento. Infatti non esistono diete miracolose contro le infezioni virali. Sicuramente però seguire uno stile di vita alimentare corretto aiuta a facilitare il processo di guarigione e in tempi come questi, di smart working e mobilità ridotta tra le mura di casa, a evitare di mettere su chili di troppo.

Lisa Sequi

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