Con quella faccia un po’ così… una faccia che appare un po’ birichina, ma solo a uno sguardo superficiale. Basta fare appena un po’ più di attenzione, che Lucia Padovani si manifesta per ciò che è, una donna che sa provare e far conoscere l’intensità dell’empatia. A lei Voglia di Vivere ha affidato il corso “Seni-ente fosse accaduto”.
Un percorso che, in realtà, come la stessa Lucia spiega è molto più di un semplice corso: «Non è unicamente un corso creato per far conoscere le tecniche teatrali, bensì un laboratorio intimistico che vuole affrontare non solo la tematica della malattia ma anche di ciò che la aggrava, come la paura, la rabbia, il cambiamento delle relazioni interpersonali, della quotidianità o della condizione di salute, sia quella fisica che quella psicologica. Scendendo nelle proprie emozioni e nel proprio vissuto, le partecipanti avranno l’opportunità di esprimere il loro sentire e di capire ciò che erano prima della “notizia”, ciò che sono state durante e ciò che sono diventate dopo.»
Una proposta che grazie alla guida di Lucia diventa esperienza rigenerante, strumento ludico che permette di sostituire la maschera della sofferenza tirando fuori… la faccetta felice che si cela nell’animo di ciascuna.
I primi incontri del laboratorio – realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio – si svolgono alla sede di Voglia di Vivere, trasformata per l’occasione in vera e propria fucina di vigore in cui si genera benessere.
Il risultato di questo lavoro sarà però presentato alla città la prossima estate, con un reading teatrale durante il quale le partecipanti avranno modo di manifestare non solo per proprie attitudini espressive, ma i benefici che queste hanno sulla salute.


Sabato 10 giugno per Voglia di Vivere c’è stata una nuova occasione di festa: tutte le foto partecipanti alla 5a edizione di “Sento, vedo, racconto. Il ritratto della salute” sono state presentate insieme ai loro autori che, tutti quanti, hanno ricevuto un attestato di partecipazione, per ringraziarli di aver partecipato alla piacevole competizione, contribuendo così a parlare e far parlare di benessere e di salute attraverso le immagini.
Questa è la nostra storia, ma non siamo le sole a dedicare le energie in favore della salute, tanto che abbiamo scelto di condividere una nuova storia con altre due realtà operative sul nostro territorio: sono la sezione pistoiese di AIL (Associazione Italiana Leucemie, Linfomi e Mieloma) e Annastaccatolisa OdV. Insieme a loro abbiamo risposto a un bando della Fondazione Caript con “A domicilio: sostegno e socialità”, un progetto che diventa pienamente operativo con la collaborazione della Confraternita della Misericordia di Gello-Pistoia e della Pubblica Assistenza di Maresca nell’area della piana pistoiese e della montagna, e della Società di Soccorso Pubblico Montecatini Terme nell’area della Valdinievole.
Anche Voglia di Vivere ha colto questa opportunità, importante per soddisfare nuove esigenze che, soprattutto a seguito della pandemia, si sono presentate. Intanto, grazie al contributo riconosciuto dalla Fondazione alla sua richiesta, ha potuto adeguare la propria rete informatica interna, così da aumentare l’efficienza di servizi erogati a distanza a sostegno delle pazienti: abituate come sono a generare resilienza, le donne di Voglia di Vivere hanno saputo cogliere anche dal Covid un insegnamento propositivo, che ha preso forma con la scelta di assicurare le attività di supporto anche a chi – per difficoltà personali – è impossibilitata a raggiungere la sede in cui si svolgono le attività abituali, che comunque rimangono in essere e, anzi, sono anche loro ulteriormente migliorate grazie a climatizzatori più efficaci e a strumenti per la sanificazione degli ambienti, che garantiscono maggiore sicurezza sanitaria a utenti e operatori.
