“L’essenziale è invisibile agli occhi”

scriveva Antoine de Saint-Exupéry. È invisibile, ma c’è.

Ed è essenziale, non possiamo farne a meno.

L’isolamento dovuto al Coronavirus ed il distanziamento che ancora caratterizza le nostre relazioni sociali, ci hanno offerto una prova tangibile di quanto queste siano cruciali per il nostro esistere. Per la vita quotidiana ordinaria e per le scelte straordinarie. Quando le relazioni interpersonali vengono meno ne avvertiamo profondamente la mancanza e siamo disorientati, spaesati. In particolare, tra le relazioni sociali, i legami affidabili e cooperativi manifestano la loro solidità e la loro capacità di tenuta anche di fronte al cambiamento repentino delle nostre giornate. Rappresentano un supporto determinante per vivere e, se possibile, per vivere al meglio.

 

La situazione complicata che ciascuno ha vissuto e per cui è stato messo alla prova, sia individualmente sia come membro di varie comunità, può farci riflettere sulla “forza” dei legami sociali. Anche quelli apparentemente “deboli” e non visti. Ma proprio queste relazioni ci consentono – se agite – di dare il meglio di noi, di trovare risorse, talvolta inaspettate. Di fronteggiare le situazioni di criticità, di superare le difficoltà anche attraverso scelte inedite, di riscoprirci più prossimi agli altri.

 

Abbiamo imparato a sentirci più vicini attraverso uno schermo, un telefono ad accorciare le distanze non potendo avere un contatto diretto. Ma l’impulso a stringere legami con gli altri per il piacere di stare con loro è sempre presente e un segno del nostro essere più profondo.

 

Abbiamo bisogno di relazioni di qualità ovvero quelle relazioni i cui effetti sono positivi per noi. Così come abbiamo bisogno di nutrienti, ossigeno e riposo per l’organismo, così abbiamo bisogno di relazioni per soddisfare un bisogno fondamentale per ognuno di noi.

Claudia Bonari

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