Terapia Estetica all’ospedale San Jacopo integrata nel percorso oncologico grazie all’Associazione Voglia di Vivere 36 le pazienti già seguite dal servizio per ritrovare bellezza, femminilità e benessere
Le loro testimonianze
Scritto da Daniela Ponticelli, giovedì 4 luglio 2024
La Terapia Estetica integrata nel percorso oncologico. Il servizio è presente all’Ospedale San Jacopo da circa un anno e mezzo e, fino ad ora, sono state 36 le pazienti seguite con 190 appuntamenti, (mediamente, il percorso completo prevede circa 6 “sedute”). E’ stato realizzato all’interno della Radioterapia dell’Ospedale, in uno spazio dedicato, grazie all’Associazione “Voglia di Vivere”, attraverso il progetto “Elisa”, che lo ha sovvenzionato così da consentire alle donne di usufruirne gratuitamente. Il progetto è stato accolto con favore dalla direzione sanitaria del presidio diretta dalla dottoressa Lucilla Di Renzo e dal Dipartimento Oncologico di cui è direttore la dottoressa Luisa Fioretto.
Ad occuparsi del servizio è la dottoressa Giada Baldini, una delle prime professioniste in questo campo in Italia ad aver creato un percorso interamente dedicato ai pazienti oncologici e che ha fortemente creduto in questo importante e innovativo progetto. “perché troppo spesso – racconta – la malattia strappa via anche la femminilità e tornare a sorridere davanti alla specchio deve far parte del percorso di cura. La Terapia Estetica collabora attivamente a fianco delle altre terapie; le donne vengono incoraggiate a non rassegnarsi, a prendersi cura di se stesse, anche per una condizione generale di benessere Via, via che partecipano alle sedute imparano nuovamente a valorizzare il loro aspetto fisico, spesso trascurato”.
“Abbiamo accolto con grande favore questo progetto – ha aggiunto la dottoressa Di Renzo, direttore sanitario del presidio- perché sappiamo che terapie e farmaci possono incidere anche sull’aspetto estetico con ripercussioni dal punto di vista psicologico. Ritrovare la propria immagine aiuta sicuramente a rendere anche meno gravoso il percorso di cura e a riprendere rapporti relazionali. Ringraziamo l’Associazione Voglia di Vivere, che da oltre 30 anni supporta ed aiuta i pazienti oncologici con tante iniziative e offrendo loro numerosi servizi”.
“Sono estremamente orgoglioso di annunciare l’introduzione del nuovo ed innovativo servizio di medicina estetica presso il nostro ospedale, fortemente voluto da me e dal dottor Marco Stefanacci, Direttore della Radioterapia del San Jacopo. Questo importante passo è stato reso possibile grazie alla competenza e professionalità di Giada. Ringrazio anche la nostra infermiera coordinatrice, Mariella Margelli, che lo promuove e informa le pazienti. Il nuovo ambulatorio è stato specificatamente progettato per offrire supporto alle donne durante i momenti difficili della malattia e del percorso di cura. L’obiettivo è aiutarle a sentirsi nuovamente belle e sicure di sé, permettendo loro di ritrovare la forza e la determinazione per riprendersi la propria vita. Prendersi cura delle pazienti ha molte sfaccettature, e anche gli aspetti che possono sembrare minori rivestono un’importanza fondamentale nel contesto della lotta contro il cancro” – ha aggiunto il dottor Mauro Iannopollo, direttore della struttura complessa di Oncologia Medica.
Il servizio è disponibile settimanalmente e vi si accede con l’appuntamento rivolgendosi al personale dell’Aiuto-Point, del Day Hospital oncologico, della Radioterapia della Breast Unit. Le donne, solitamente vengono informate di questa opportunità anche dai sanitari.
Dalla cura dei capelli a quella delle unghie e della pelle, al trucco fino alla scelta di abiti e colori diversi molte donne grazie alla dottoressa Baldini hanno ritrovato un’immagine perduta e riconquistato fiducia e positività.
Di seguito le testimonianze di due pazienti:
Prima testimonianza “Il percorso é stato molto duro perché l’accettazione della malattia e la fragilità del proprio corpo non sono stati facili da vivere. Ho iniziato gli incontri con Giada dopo la seconda seduta di chemio, in un momento in cui cercavo di ricomporre me stessa, selezionando i pezzi fondamentali e scartando il resto. All’inizio ero scettica. Andare a curare l’aspetto esteriore, in un momento in cui il fisico é messo a dura prova, mi sembrava un dispendio non necessario di energie e pensavo che fare “il casco” fosse giá abbastanza. Con Giada, che si é mostrata coriacea e dolce, ho cominciato a seguire i consigli e a fare piccole cose quotidiane: le sopracciglia, la yoga facciale, la trousse, indossare i colori “giusti”. All’inizio é stato un modo per riempire il tempo e dopo è diventato un gioco; alla fine è stata una cura. Grazie al percorso ho potuto mettermi in primo piano e fare cose per me, oltre la malattia. Concedersi attenzioni quotidiane al di lá dei farmaci, guardarsi allo specchio e riuscire trovare elementi positivi – nonostante tutto – é stato fondamentale nel mio processo di accettazione e guarigione”. Federica C.
Seconda testimonianza Carissima Dottoressa Giada Baldini, la ringrazio infinitamente per avermi presa per mano e accompagnata in questo percorso davvero tortuoso e snervante rendendolo quanto più piacevole e “leggero”.
La ringrazio per la sua grande professionalità, delicatezza, entusiasmo e sensibilità che mi hanno restituito il mio sorriso e l’autostima in me stessa che purtroppo viste le dinamiche erano andati persi.
Prego che quante più persone possibile che si trovano a vivere un percorso oncologico possano avere la fortuna di incontrarla nella loro strada affinché possa realmente aiutarle e supportarle almeno quanto ha fatto con me” . Orsola G.


“I misteri dell’unicorno” è infatti un libro piuttosto intrigante, una sorta di favola in cui una persona adulta possa perdersi per accendere la fantasia, proprio come quando era bambina. Andando oltre la minuziosa documentazione che ricompone la storia dell’unicorno nei significati avuti nel tempo – cosa che potrebbe apparire noiosa – il libro è invece una stimolante ricostruzione dell’idea del mito e dei miti che attraversano le culture umane, dove questa figura ha spesso avuto centralità nella narrazione.

L’incontro organizzato da Voglia di Vivere alla biblioteca San Giorgio – per le analogie verso il nuovo concetto di essere “comunità” di e per le persone – si è perfettamente prestato per siglare l’accordo di collaborazione che prevede agevolazioni per gli associati Voglia di Vivere su alcuni acquisti nelle Farmacie Comunali Pistoiesi, una carta fedeltà così articolata:
Sole sì, sole no? Maria Velluzzi ha illustrato le modalità migliori da adottare sia per esporsi ai raggi solari prendendone le potenzialità benefiche, sia per evitare complicazioni da esposizioni non corrette. Logica del buon senso in definitiva – come ha sottolineato la dermatologa – che ha fornito anche suggerimenti pratici per la prevenzione dermatologica, sottolineando come l’attenzione a questo ramo della medicina rappresenti un cambio di passo culturale, che inizia proprio da piccole ma essenziali attenzioni.
Frutta e verdure, si sa, fanno bene: ma quali sono le più adatte a essere consumate in estate, quelle che di più aiutano a mantenere la pelle idratata offrendo allo stesso tempo i nutrimenti giusti a proteggerla dal sole? Questo l’argomento approfondito da Sonia Faenza, andato oltre le banalizzazioni del “bere molta acqua e mangiare frutta e verdura” cui i notiziari estivi ci hanno abituati, spiegato con competenza per i motivi reali che rendono corretto questo atteggiamento alimentare: non che ci fosse da dubitare, ma comprendere è sempre meglio!
Dopo due ore tanto utili quanto intense, Sara Romagnoli ha portato una ventata di piacevole leggerezza: leggerezza da intendere nella modalità migliore, ovvero non certo informazione superficiale – anzi! -, bensì approfondita in maniera gradevole ed efficace, secondo un approccio che ha permesso a lei di mostrare lo strumento “trucco” come occasione di benessere, al pubblico di divertirsi imparando piccole strategie che potrà mettere in pratica in ogni stagione.
Un fuori programma interessante è stato proposto con la presenza di Sandra Palandri, Amministratore unico di Far.Com SpA: una presenza, di nuovo, perfettamente in linea con l’atteggiamento culturale innovativo già ricordato, che colloca la farmacia al centro della cura di sé della persona, luogo perfetto in cui ricevere suggerimenti, consigli, attenzione. Oltre a portare in dono una cesta traboccante di campioni di prodotti cosmetici, offerti a tutti i presenti, Sandra Palandri ha portato un altro dono, importante e duraturo nel tempo… un dono che è stato bello ufficializzare proprio alla biblioteca…
Saranno presenti le seguenti Associazioni: Alcolisti anonimi (Acat), Diabetici pistoiesi, Voglia di Vivere, AIL, Spalti, Diabetici Pistoiesi, ADICONSUM, ANMC, TDM, Centro Antifumo (dipendenza da tabacco), CALCIT, AISM, AISLA, e UILDM.
Tutti conosciamo la famosa favola di Esopo “La cicala e la formica”, ma vogliamo proporvene una rilettura, in chiave pratica. Da ormai oltre 30 anni Voglia di Vivere lavora come una formichina, silenziosamente ma con impegno, continuità, concretezza per seminare la cultura della salute, e praticarla attraverso le attività ambulatoriali di prevenzione e sostegno alla cura: consulenza 
