Il nuovo Punto Unico al San Jacopo

Scritto da Daniela Ponticelli, mercoledì 6 marzo  2024

Non solo informazioni ma anche accoglienza e stretta collaborazione con l’Azienda Sanitaria per migliorare e semplificare ulteriormente i percorsi assistenziali. E’ questa, in sintesi, la mission del “Punto Unico” dell’Ospedale di Pistoia che si mette nuovamente a disposizione della cittadinanza nella nuova sede, sempre al piano terra, ma collocata davanti al Cup.

Nei nuovi locali, messi a disposizione dalla direzione sanitaria del presidio ospedaliero, diretta dalla dottoressa Lucilla Di Renzo, le Associazioni di Volontariato, che compongono il Comitato di Partecipazione (CDP) della Società della Salute pistoiese, di cui è coordinatrice Daniela Morandi, si alternano, quotidianamente, con un’apertura, dal lunedì al sabato mattina, per dare supporto alla cittadinanza e ai pazienti.

“Il nostro intento è quello di far conoscere meglio i servizi in generale e quelli specifici inerenti le patologie dei pazienti, e aiutare i cittadini nelle loro eventuali difficoltà che potrebbero incontrare nella ordinaria fruibilità del loro percorso sanitario. Alcune Associazioni, inoltre, hanno anche un canale diretto con i reparti e i professionisti, sempre nell’ottica dell’acquisizione delle informazioni e per facilitare i percorsi stessi. Ringraziamo la direzione sanitaria dell’ospedale per questa opportunità e per l’attenzione dimostrata nell’interesse della comunità– ha evidenziato Morandi.

Si tratta di un’esperienza decennale, – ha aggiunto Di Renzo– una delle prime in Toscana: il Punto Unico fu, infatti, aperto nel 2014 e rappresenta ancora oggi un importante valore aggiunto per il nostro Ospedale svolgendo una funzione di relazione e informazione con l’utenza che va ad integrarsi a quelle già svolte dalla nostra Azienda Sanitaria, per facilitare l’accesso alla prestazioni e per una migliore conoscenza dei servizi. Ho accolto con grande spirito collaborativo la presenza quotidiana dei Volontari e li ringrazio per il loro contributo concreto”.

Sono 35 le Associazioni di Volontariato accreditate al CDP e alcune di esse (per il momento una decina) hanno riconfermato la propria disponibilità nel riaprire il “Punto Unico” al San Jacopo.

Stamattina all’apertura della nuova sede erano presenti anche il direttore della struttura operativa complessa gestione infermieristica di Pistoia dottor Paolo Cellini e il dirigente delle professioni sanitarie dottor Fabio Pronti, i quali si sono uniti ai ringraziamenti della dottoressa Di Renzo in quanto attraverso il “Punto Unico” si rafforzeranno le informazioni per i cittadini anche sui percorsi a carattere infermieristico, ed in particolare quelli che riguardano la continuità ospedale-territorio”. 

Ma che bella sorpresa!

La cioccolata è buona, evviva la cioccolata. E non occorre certamente aspettare che sia Pasqua per mangiarne un po’ (sempre con moderazione, sia chiaro!): in fondo, basta qualche buon cioccolatino per soddisfare la voglia di… buono, e il gioco è fatto. Perché, allora, dovremmo comprare un uovo di cioccolato, e poi aspettare tanti giorni prima di poterlo gustare?

Ma che domande, per la sorpresa! Volete mettere il gusto dell’attesa, immaginando cosa possa celarsi dentro quello scrigno dolcissimo, che voluttuosamente ci attrae con aroma invitante, invogliando a rompere ogni riserbo e svelarne il contenuto. Difficile resistere. Salvo che la confezione sia così bella da incutere quasi un leggero timore all’idea di poterla rovinare.

Pensiamo accadrà qualcosa del genere alle uova pasquali che Voglia di Vivere propone, le loro belle confezioni sono state preparate con cura da Le Dolcezze, che da anni ci sostiene con parte del ricavato per le nostre consuete attività.

Le uova sono disponibili alla nostra sede, insieme ai lavori del Gruppo Creativo: venite a trovarci, avremo senza dubbio il pensiero più dolce per augurare buona Pasqua alle persone che vi sono care.

Informazioni: 0573 964 345, vogliadivivere@vdvpistoia.org

 

 

 

inFormare

Essere in forma vuol dire star bene, sotto vari punti di vista. In primis con noi stessi, a prescindere dalle prove cui la vita decida di sottoporci. Poi, per definirci “in forma” bisogna anche trovarci in uno stato di ben-essere che ci permette di vivere appagati. Ci sentiamo allora di affermare che l’essere in forma dipende soprattutto dalla nostra consapevolezza, ovvero dalle scelte che facciamo in seguito all’informazione che abbiamo acquisito a proposito dello stile di vita più idoneo a noi, quello che ci permette di stare meglio possibile in salute.

È questa la via su cui Voglia di Vivere ha improntato la propria essenza, attraverso attività di informazione – e conseguentemente di formazione – rivolta a tutte le persone, per educarle al valore della prevenzione e per sostenerle quando il benessere possa trovarsi compromesso.

Di conseguenza, la scelta della associazione è rappresentata da un divenire di attività, in risposta a rinnovate esigenze di informazione che rivolge ai cittadini per portarli a conoscenza delle notizie più utili alla loro salute, ma anche agli operatori che – per suo tramite – possono meglio interagire circa le abitudini di vita più salutari, i supporti più efficaci alle cure, i tanti piccoli suggerimenti che dalle loro esperienze maturano e che possono trasferire alle persone.

Nasce da questi presupposti “Voglia di Vivere inForma”, la nuova serie di incontri che… “prendono forma” in collaborazione con la Biblioteca San Giorgio, spazio di condivisione riconosciuto, una seconda casa dei cittadini che qui si trovano, socializzano, si in-formano.

 

Il programma – che prevede 3 incontri annuali a cadenza regolare: febbraio, maggio, novembre – prenderà il via il prossimo 17 febbraio: e quanto non proposto nel 2024, Voglia di Vivere promette che semplicemente sarà argomentato nel 2025.

Di seguito un rapido riepilogo del programma 2024 (puoi scaricare qui il programma completo):

Sabato 17 febbraio, ore 9,30 Sala Manzini

  • La psico-oncologia: Beatrice De Biasi e Antonella Moschiano, psicoterapeute di Voglia di Vivere
  • Attività motorie: Morena Torresi (Gruppi di Cammino), Cinzia Villani (yoga)

Sabato 18 maggio, ore 9,30 Sala Manzini

  • Fotoprotezione e controlli preventivi: Maria Velluzzi, dermatologa
  • Alimenti amici dell’estate: Sonia Faenza, biologa nutrizionista
  • I trucchi per la pelle: Sara Romagnoli, truccatrice oncologica

Sabato 23 novembre, ore 930 Sala Manzini

  • Laboratorio creativo: le volontarie e le loro idee vincenti
  • Laboratorio disegno: Sandra Marliani, grafica
  • Laboratorio scrittura: Alessandra Chirimischi, giornalista e formatrice

 

 

Buon calendario!

Lo si dice più per scaramanzia che per convinzione, quel “Buona fine e miglior principio!” che in queste giornate di festa si propone con le migliori intenzioni per augurare che l’anno vecchio termini bene e, ancor di più, che il nuovo possa portare tante belle cose.

Un augurio rivolto con affetto, pur senza troppa convinzione perché consapevoli che – purtroppo – lo scoccare della mezzanotte non farà cessare alcun tipo di conflitto. Però, per le piccole cose ciascuno può mettere almeno un po’ di buona volontà, così che da qualunque gesto, a cominciare da quelli apparentemente insignificanti, possa generarsi quel “miglior principio” che tanto auspichiamo.

Auguriamo perciò a tutte e tutti di trovare la propria serenità interiore, ricordando che il semplice porgere la mano rappresenta già, di per sé, una piccola rivoluzione. Noi volontarie lo sappiamo bene, perciò abbiamo accolto con gioia la scelta del quotidiano La Nazione di dedicare al volontariato un calendario, a scandirne il valore giorno dopo giorno: e anche Voglia di Vivere ci sarà nel calendario “Un anno coi volontari” che sabato 30 dicembre sarà regalato con il giornale.

Questo l’articolo in cui Agnese Pini – direttrice delle testate di quotidiani editi dal gruppo Monrif – racconta i motivi che hanno portato alla scelta di valorizzare il volontariato.

 

 

 

Il Tumore della mammella: un percorso integrato nella Breast Unit di Pistoia

Scritto da Daniela Ponticelli, giovedì 14 dicembre  2023

È anche nell’ottica di una sempre maggiore integrazione tra Territorio e Ospedale che nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra i professionisti della Breast Unit del San Jacopo, il percorso dedicato alle pazienti con patologia senologica, e i Medici di Famiglia delle AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) di Pistoia, Quarrata, Agliana, della Montagna Pistoiese e di Monsummano. 

Le donne accedono alla Breast Unit, specializzata nella diagnosi precoce e nella cura del tumore al seno, attraverso i centri screening e/o indirizzate dai Medici di Famiglia. L’incontro è stato introdotto dal dottor Luis Sanchez, direttore della struttura operativa complessa di Chirurgia Senologica, che ha affermato: è molto importante avere centri specializzati con gruppi multidisciplinari per rispondere più tempestivamente e aumentare così le possibilità di guarigione e di sopravvivenza“. La struttura operativa di Chirurgia Senologica, diretta dalla dottoressa Maria Sciamannini ha infatti il suo punto di forza nell’integrazione tra staff medico e infermieristico esperto. La referente Angelica De Luca sottolinea l’importanza del fatto che le pazienti sono accompagnate e seguite nell’intero percorso di malattia: dalla diagnosi, alle terapie e ai follow up.

“Il tumore della mammella – ha spiegato la dottoressa Sciamannini (nella foto durante una seduta operatoria) – è una patologia molto complessa: non esiste un solo tumore al seno ma ne esistono molti tipi che differiscono anche a livello molecolare. Ciascun tumore va identificato in modo corretto, affinché si possa stabilire la terapia più mirata ed efficace. E’ quindi fondamentale che i vari specialisti si confrontino tra loro per definire insieme un percorso diagnostico-terapeutico personalizzato.

Una donna trattata in una Breast Unit non deve andare personalmente alla ricerca del radiologo, del chirurgo, dell’oncologo e perdere tempo prezioso per riportare tutte le informazioni, perché nella Breast Unit è l’equipe multidisciplinare, che definisce e organizza, di volta in volta, gli esami diagnostici e i trattamenti. Questo facilita molto in una fase che già di per sé è molto difficile da affrontare perché dopo una diagnosi di tumore la paziente è afflitta dalle preoccupazioni, dall’ansia, dalla paura del tumore e delle terapie, quindi il suo percorso va semplificato al massimo, guidandola e accompagnandola nella varie fasi di cura”.

I servizi e i professionisti della Breast Unit anche se non sono fisicamente vicini lavorano come una entità unica.

Ha aggiunto Sciamannini: “Tante sedi, un’unica squadra: ogni settimana ci incontriamo per discutere tutti i casi clinici e si collabora quotidianamente; nello stesso tempo le donne pistoiesi e della Valdinievole sono sottoposte alla maggior parte delle visite e delle terapie nelle sede più vicine al loro domicili”.

Fondamentale è infine la partecipazione attiva delle Associazioni di Volontariato che supportano le pazienti con numerosi progetti e servizi (offrono anche a donne sole la possibilità di essere accompagnate a eseguire esami diagnostici e terapie). A questo proposito all’incontro è intervenuta anche Deanna Capecchi, presidente dell’associazione Voglia di Vivere, che offre un considerevole e prezioso contributo alla Breast Unit di Pistoia.

Ogni professionista (radiologi, anatomopatologi, chirurghi, oncologi radioterapista, infermiera case manager) nel corso dell’incontro con i Medici di Famiglia ha esposto informazioni di carattere scientifico e modalità di accesso al proprio servizio in particolare oltre ai dottori Sanchez e alla dottoressa Sciamannini: il dottor Federico Spolveri per quanto riguarda la chirurgia ricostruttiva, l’oncologo dottoressa Miriam Ricasoli, il direttore della struttura operativa complessa di Radioterapia dottor Marco Stefanacci, il direttore della struttura operativa di oncologia medica del S.S. Cosma e Damiano la dottoressa Ilaria Pazzagli e i direttori delle strutture di radiologia senologica della Valdinievole e di Pistoia rispettivamente i dottori Claudio Guerra e Sara Frati.

 

Molto più che un abito bello

È bello tutto ciò che piace, che ci fa sentire bene e che sentiamo nostro perché ci rappresenta. Diciamo che è un qualcosa che va oltre la “moda” in quanto cosa che riguarda soltanto noi, il nostro modo di essere più profondo.

Non vogliamo con questo banalizzare la moda, ci mancherebbe, ma semplicemente affermare che quando ci troviamo ad assistere a una sfilata di moda dobbiamo già mettere in programma di poter vedere sia abiti che ci piacciono molto – e che immaginiamo di poter indossare con piacere – sia abiti che non si addicono alla nostra personalità. Ma…

Ma non dimentichiamo che la moda esercita sempre un forte potere attrattivo, ha il potere di generare l’incanto della favola stimolando un immaginario che porta a librarsi nel sogno di sentirsi più belle. Ha in questo senso, un potere terapeutico che – come accaduto ad alcune ex pazienti oncologiche che frequentano Voglia di Vivere – aiuta a sostenere la gioia di sentirsi bene.

Domenica 3 dicembre 2023, organizzata da alcuni commercianti della Associazione Galleria Nazionale, si è tenuta una sfilata di moda che ha avuto come modelle anche alcune ex pazienti che con la loro presenza hanno testimoniato che… dopo il cancro la vita può continuare a essere vissuta con pienezza.

Qui il servizio di Gina Nesti dedicato all’evento da TVL

 

Se cambia la prospettiva

Dipende tutto da come ci poniamo verso il mondo, persone e cose le percepiamo secondo la predisposizione ad accoglierle o a rifiutarle.

È il solito vecchio discorso su come vediamo il bicchiere: mezzo pieno, o mezzo vuoto? Discorso che riproponiamo stimolate dalla splendida foto che vediamo qui accanto. Certamente – almeno le lettrici di Pistoia e dintorni – non faranno fatica a riconoscere il luogo in cui l’immagine è stata scattata, il corridoio che funge anche da sala di attesa per la mammografia. Un luogo che rimane piuttosto squallido – nonostante alcuni tentativi per umanizzarlo con qualche accessorio – e che appare ancor più misero per il senso di timore che ci accompagna quando siamo in attesa di… farci strizzare le tette: non per la strizzata in sé, naturalmente, bensì per l’esito dell’esame.

Foto Laura Pelagatti

Tornando alla foto in questione, si resta sorprese nel vedere come l’ambulatorio di via della Quiete possa apparire in tutt’altra veste: intrigante, possiamo azzardaci a dire, per il gioco di ombre e colori che lo racconta rendendolo accogliente, addirittura benevolo. Autrice di questo scatto straordinario è Laura Pelagatti, fotografa ben nota per la naturale propensione a “cogliere l’attimo” facendolo diventare storia importante, un racconto tanto sensibile quanto articolato di emozioni profonde. A dirglielo lei si schernisce, affermando che è stata solo fortunata a trovarsi lì con la giusta luce: cosa certamente vera, ma che è solo uno degli elementi nella composizione, insieme a sensazioni e capacità tecnica.

Più volte Voglia di Vivere ha parlato di fotografia come strumento di benessere che passa trasversalmente a occhi-cuore-spirito, tanto che il concorso “Sento, vedo, racconto. Il ritratto della salute” fu ideato proprio per questo, nell’intento di stimolarne l’uso come strumento narrativo, per immagini in questo caso: perciò ringraziamo Laura per averci concesso l’uso di questo bellissimo esempio di “bicchiere mezzo pieno”, che ci auguriamo possa rappresentare un incentivo all’uso della fotografia.

Indovina indovinello…

Cosa contengono questi pacchettini? La risposta è molto facile… sono vuoti! Tutti, però, possono essere riempiti con gli oggetti che le volontarie del Laboratorio creativo realizzano con fantasia, abilità e tanto amore.

Basta passare dalla sede di Voglia di Vivere per trovare tante idee con le quali soddisfare le vostre aspettative per le persone care, regalando allo stesso tempo un sorriso a qualcuno che in quel momento ne abbia bisogno.

Le volontarie vi aspettano!

A me il verde mi…

A me mi non si dice, ma se a me mi piace dirlo… lo dico!

Ecco in sintesi l’idea che Voglia di Vivere ha proposto in adesione al bando Far.Com 2023: scrivere per stare bene. Idea che ieri ha presentato da GEA-Green Economy and Agricolture, la società strumentale di Fondazione Caript che ha accolto la nostra proposta di incontro, dandoci arricchendo il proprio calendario di eventi per gli Open Day di questo autunno.

Morena Torresi

Morena Torresi – Vice presidente di Voglia di Vivere oltre che responsabile dei Gruppi di Cammino – ha condotto i partecipanti per una Camminata nel Parco davvero piacevole, cui è seguito nella serra l’incontro di presentazione del corso: aperto dalla Presidente Deanna Capecchi, ha coinvolto poi Sandra Palandri, Amministratore Unica Far.Com, e Alessandra Chirimischi, responsabile del progetto per Voglia di Vivere, che il progetto hanno illustrato nelle reciproche finalità, entrambe con l’intento di offrire alle pazienti oncologiche, ma anche ai care-giver, un supporto importante quale è la narrazione terapeutica.

Sandra Palandri

A esserne protagonista sarà il “verde”, che già durante la Camminata ha saputo suscitare l’emozione della bellezza che infonde serenità e benessere, e quindi la Natura – che ciascuno troverà modo di narrare con piacevolezza – diventerà soggetto privilegiato sul quale ragionare.

 

 

Il progetto prevede 4 incontri, che si terranno alla sede di Voglia di Vivere il martedì con orario 17,00-18,30, il 24 e 31 ottobre e il 7 e 14 novembre.

Gli elaborati saranno raccolti in una piccola pubblicazione che sarà presentata sabato 16 dicembre alle ore 16,00 presso la sede della associazione, che allestirà una bicchierata di fine corso e di auguri natalizi.

 

 

Per partecipare al programma di incontri, per quali è previsto un numero massimo di 10 persone, rivolgersi a Voglia di Vivere:

0573 964 345

vogliadivivere@vdvpistoia.org

 

 

 

Strategie per la salute

È una giornata importante, il 13 ottobre. È una giornata significativa per molte donne, perché come dimostrano i numeri il tumore alla mammella possiamo vincerlo, lo dicono dati di fatto che permettono di verificare come la prevenzione da un lato e l’efficacia di trattamenti terapeutici sempre più avanzati dall’altro, sappiano garantire buone prospettive di guarigione. Numeri dai quali si traggono indicazioni utili per individuare comportamenti virtuosi che favoriscono il benessere: per questo non molliamo mai, è impensabile abbassare la guardia.

Se i numeri sono cambiati favorevolmente, bisogna tenere anche conto che -proprio in virtù delle cure sempre più efficaci – il cancro alla mammella talvolta può diventare patologia cronica, una malattia con la quale è necessario imparare a convivere.

In questo senso il 13 ottobre è divenuto data importante da celebrare in quanto Giornata Nazionale per il Tumore al Seno Metastatico, istituita con direttiva ministeriale del 26 novembre 2020: un traguardo importante, grazie al quale le donne di tutta Italia – rappresentate dalle associazioni come noi, convergenti nella rete nazionale Europa Donna – possono intravvedere a loro volta una nuova luce, portatrice di opportunità per migliorare il proprio quotidiano. Un passo che è solo il primo di un percorso affinché le donne metastatiche possano contare su diritti che le mettano in grado di vivere la propria vita in modo quanto più possibile naturale, nonostante la pesante convivenza.

Nel frattempo, oltre a lavorare in questa direzione, Voglia di Vivere ricorda che durante il mese dedicato alla prevenzione del cancro alla mammella, nel suo ambulatorio si programmano visite gratuite per le donne di età inferiore ai 45 anni, quindi per il momento escluse dallo screening istituzionale.

Riteniamo importante questa opportunità, dove gratuità non significa minore attenzione bensì impegno in favore della salute, da parte delle professioniste che lavorano con noi, delle volontarie che dedicano il loro tempo alle altre donne, e – non da meno – di tutti coloro che riconoscendosi nella nostra attività sono attivi per sostenerla.

Quest’anno, dobbiamo ringraziare la compagnia amatoriale Teste fra le nuvole, che in aprile ha messo in scena una commedia donando buon umore a chi era in teatro, e il ricavato del botteghino per le visite di prevenzione.

Stessa generosità dal Circo ARCI di Ramini, che ha organizzato una cena appositamente per raccogliere fondi da donare a noi per la prevenzione.

Ecco allora che ne nasce un bellissimo mese da dedicare alle visite, utili non solo a sapere che siamo in salute, ma soprattutto a gettare quei semi di cultura della prevenzione che tanto può fare in favore della salute.