L’ablazione

Breve, intenso da togliere il fiato. Da leggerlo, tutto d’un fiato. Con lo stesso vigore con cui si combatte una battaglia importante, dal cui esito dipende la nostra vita. È in questi termini che ho apprezzato il libro “L’ablazione”, un vero e proprio inno ai sentimenti umani, una sinfonia di emozioni che nascono dal dolore più acuto, quello che scombina l’anima mettendola a nudo, in tutti i suoi limiti: carnali e spirituali.

Il libro racconta una storia realmente accaduta, narrata dal protagonista a Tahar Ben Jelloun, suo amico, ma anche scrittore dalla penna tagliente come un bisturi che porta via la malattia, ma insieme a lei anche parte di un corpo. Il protagonista de “L’ablazione” – un uomo che durante la vita non ha saputo resistere al fascino femminile – è stato mutilato nella sua virilità, ma nel suo essere eunuco le donne continua ad amarle, forse anche di più: “Da quando non scopo più, mi sento più libero e amo sempre di più le donne”.

Con queste parole che inizia il libro: parole crude che ti prendono, ti affascinano, ti conducono in un mondo di desiderio visto con occhi diversi, più concreti. E da lì parte un incalzare di eventi che ripercorrono le tappe più importanti della vita di un uomo che non possiamo che amare per la sua umana debolezza, per la paura che cerca di esorcizzare con ogni mezzo, nella irrefrenabile ricerca della propria fragilità da vincere con la forza della volontà e della ragione.

Ciò che il libro racconta è una semplice storia, ma le emozioni che il protagonista vive sono comuni a quelle di molti altri che, per varie ragioni, si trovano a fare i conti con una mutilazione importante, che lascia segni indelebili nel corpo e nello spirito: ma proprio da quei segni dobbiamo attingere la forza per guardare ad un “io” diverso, che si propone al mondo con la voglia di essere rinnovato, vivendo la vita attimo dopo attimo.

Alessandra Chirimischi

Se vuoi maggiori informazioni, rivolgiti al punto prestito Voglia di leggere attivo presso la nostra associazione.

Intanto, ti informiamo che questo libro è già disponibile nel circuito REDOP

 

Via Ripetta 155 Voglia di Vivere

Recensione Via Ripetta 155

Via Ripetta 155, libro finalista  Premio Strega 2017

Autrice: Clara Sereni, scrittrice, traduttrice, giornalista e altro ancora nel mondo della disabilità psichica e mentale. E’ stata presidente della associazione “La Città del Sole”. Nasce a Roma nel 1946, suo padre è un importante dirigente del P.C. di Roma, ma desidera indipendenza e si avvicina alla estrema sinistra ,intuisce il nuovo e vi si butta a capofitto. Va a vivere da sola, in via Ripetta 155 appunto. Vive in libertà, legge testi di avanguardia e vede film impegnati politicamente che alimentano intere nottate a discutere con il suo gruppo per cercare di capire cosa succede in Italia e nel mondo. Attualmente vive a Perugina e dirige la collana”le farfalle”.

Trama: Il libro è di genere autobiografico . L’autrice racconta la sua vita tra il 1968 e 1977, più precisamente come è stato per lei vivere da sola, in quegli anni di rinnovamento, libertà, ricerca di giustizia e ribellione verso una generazione che ormai aveva fatto il suo tempo. Una donna di 20 anni disorientata dai venti di cambiamento. Combatte la solitudine, le difficoltà e vive i tragici eventi politici di quegli anni con una forte partecipazione personale che le riconosco come caratteristica identitaria che sicuramente ancora la caratterizza. Una donna che ha vissuto il suo tempo e lo ricorda a chi come lei si è impegnata e lo racconta a chi come me non è riuscita a coglierlo e a capirlo spostando di qualche decennio la consapevolezza sociale e civica.

Analisi:  L’autrice ha pubblicato il libro nel 2015 e racconta i fatti del decennio 1968-1977. certamente trovandosi in un momento significativo della propria vita può riflettere con calma su quello che ha vissuto da giovane. Io aggiungerei però che altri autori (Francesco Piccolo, Romano Lucherini….) hanno pubblicato libri relativi a quel decennio solo dopo il 2000. Probabilmente quella generazione così impegnata si è sentita delusa dalla escalation della violenza di quegli anni e non si è identificata nella contestazione sanguinaria tra gruppi politici opposti. Il desiderio di raccontare episodi della propria vita fa sì che ne scaturisca una storia che ha sapore di verità e di informazione. Leggere questo libro significa, secondo me, confrontare le nostre esperienze di quel periodo con esempi di vita vissuta che arricchiscono e fanno riflettere. Il lessico è colloquiale, ma il costrutto e la punteggiatura sono più simili al linguaggio parlato che scritto.

Giudizio: L’argomento richiede spiccati curiosità e interesse riguardo agli anni 1968-1977. E’utile leggerlo per un confronto se, come me , si è contemporanei dell’autrice, e’ importante per le generazioni di oggi conoscere momenti della vita italiana che ha poi prodotto questa nostra Italia contemporanea ( considerando che i fatti storici studiati in quinta superione al massimo arrivano alla guerra fredda tra Comunismo e Capitalismo).
Mariangela

 

Voglia di leggere

Voglia di leggere

Voglia di leggere : Il libro di Ottobre consigliato da Mariangela,  responsabile Punto Prestito Biblioteca San Giorgio presso la nostra sede operativa ( Via Gentile 40, Pistoia).

Autrice

La scrittrice spagnola vince nel 2010 il prestigioso premio letterario spagnolo Nadal. In soli tre mesi scala le classifiche di vendita spagnole fino a diventare un fenomeno mondiale. Ancora oggi è un Best seller.

Trama

La protagonista è Sandra, una trentenne spagnola in crisi ( si trasferisce al mare in costa Blanca e frequenta “due amabili  premurosi vecchietti”, ma tutto si trasformerà in un incubo). Altro protagonista è Jiulian un uomo di età, determinato e coraggioso. Un vero e proprio thriller che nasce da una apparente normalità  ( non sempre cio’ che

appare è verità) e si snoda in forti colpi di scena.

Analisi

La scrittura è decisamente chiara per linguaggio semplice e colloquiale. Innovativa la tecnica narrativa a quattro mani. Con questa modalità i due protagonisti, raccontando se stessi in prima persona, descrivono da due punti di vista le vicende della storia. Spesso l’ adrenalina sale, come è  successo a me, quando si legge che Sandra o  Jiulian sono a conoscenza di fatti drammatici ignorati dall’altro ma che noi lettori conosciamo.
Giudizio Positivo. Testo efficace nel riportare pensieri ed emozioni dei protagonisti decisamente credibili. Trama avvincente, sin dall’inizio si entra nell’azione. Testimonia una vera amicizia.

Da leggere tutto di un fiato come ho fatto io (Mariangela).

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