Su il sipario!

Sono pronte a esibire il piacere provato durante i mesi in cui si sono incontrate, hanno stretto fra loro relazioni di empatia, imparato la piacevolezza del conoscere meglio se stesse.

Seni-ente fosse accaduto è stato un percorso di consapevolezza organizzato in 18 incontri – alcuni tenuti alla sede di Voglia di Vivere altri allo spazio teatrale della Parrocchia della Vergine – pensato per assecondare il piacere della scoperta, un progetto realizzato grazie al contributo della Fondazione Caript, un vero e proprio laboratorio intimistico attraverso il quale sono stati sviluppati temi come la malattia, i sentimenti che suscita, i cambiamenti che ne conseguono anche nella vita quotidiana.

Ideato e proposto da Lucia Padovani Vannini, è stato apprezzato da Voglia di Vivere che ne ha colto le affinità emotive, le stesse che hanno portato l’associazione a essere una realtà di avanguardia perché attenta al cambiamento e all’interiorità, aprendo così percorsi significativi nella prevenzione della salute come del suo mantenimento durante e dopo i trattamenti richiesti dalle patologie oncologiche, l’associazione ha voluto un corso di teatro terapia, per portare in scena le donne, questa volta assecondando l’originalità di un approccio che le sostiene nell’elaborare il dolore.

I risultati del progetto saranno presentati alle

ore 21 di sabato 14 giugno 2025, con un reading al Polo Culturale Puccini Gatteschi

Inutile dire che vi aspettiamo con gioia: l’ingresso è libero.

 

 

Voglia di… teatrare

Con quella faccia un po’ così… una faccia che appare un po’ birichina, ma solo a uno sguardo superficiale. Basta fare appena un po’ più di attenzione, che Lucia Padovani si manifesta per ciò che è, una donna che sa provare e far conoscere l’intensità dell’empatia. A lei Voglia di Vivere ha affidato il corso “Seni-ente fosse accaduto”.

Un percorso che, in realtà, come la stessa Lucia spiega è molto più di un semplice corso: «Non è unicamente un corso creato per far conoscere le tecniche teatrali, bensì un laboratorio intimistico che vuole affrontare non solo la tematica della malattia ma anche di ciò che la aggrava, come la paura, la rabbia, il cambiamento delle relazioni interpersonali, della quotidianità o della condizione di salute, sia quella fisica che quella psicologica. Scendendo nelle proprie emozioni e nel proprio vissuto, le partecipanti avranno l’opportunità di esprimere il loro sentire e di capire ciò che erano prima della “notizia”, ciò che sono state durante e ciò che sono diventate dopo

Una proposta che grazie alla guida di Lucia diventa esperienza rigenerante, strumento ludico che permette di sostituire la maschera della sofferenza tirando fuori… la faccetta felice che si cela nell’animo di ciascuna.

I primi incontri del laboratorio – realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio – si svolgono alla sede di Voglia di Vivere, trasformata per l’occasione in vera e propria fucina di vigore in cui si genera benessere.

Il risultato di questo lavoro sarà però presentato alla città la prossima estate, con un reading teatrale durante il quale le partecipanti avranno modo di manifestare non solo per proprie attitudini espressive, ma i benefici che queste hanno sulla salute.