La dietista consiglia

L’ambulatorio di consulenza nutrizionale di Voglia di Vivere fa capo a Lisa Sequi, alla quale potete rivolgervi in associazione, ma che già da qui offre alcuni preziosi suggerimenti alimentari, per far sì che… l’appetito sia buono!

Cocomero. È noto per essere un frutto a basso potere calorico, solo 15 kcal ogni 100 grammi in quanto ricchissimo in acqua, tanto che la porzione suggerita è pari a 450 grammi senza buccia. Si pensi che il peso di un frutto medio come la mela è considerato pari a 150 grammi, quindi circa un terzo del peso del cocomero. È un ottimo ingrediente per preparare acque aromatizzate, ma può essere utilizzato anche in originali insalate. Come preparare un’acqua aromatizzata all’anguria: versare in un barattolo di vetro 5 o 6 cubetti di questo frutto. La quantità da utilizzare dipende dalle dimensioni del barattolo e dall’intensità di sapore desiderata: per ottenere un effetto rinfrescante, insieme all’acqua unite anche qualche fogliolina di menta. Insalata estiva: tagliare l’anguria a cubetti o a piccole fette sottili, e aggiungete del pecorino o della feta, secondo il vostro gusto! L’abbinamento è insolito, ma con l’aggiunta di un cetriolo, un pizzico di sale e un filo di olio, il successo a tavola è assicurato. Volendo possono anche essere aggiunte delle spezie per esaltare il gusto della vostra originale insalata.

Melone. È molto poco calorico, non contiene grassi e come il cocomero è ricco in acqua, vitamine e sali minerali. Per 100 grammi di porzione ha soltanto circa 30 calorie che si riducono ulteriormente a circa 20 ogni 100 grammi nel caso del melone d’inverno, caratteristico per la sua polpa bianca dal gusto fresco. La porzione suggerita è pari a 250 grammi senza la buccia che corrispondono a 2-3 fette

Questo dolcissimo frutto è naturalmente adatto per come dessert, ma sa dare il meglio di sé quando diventa… marmellata, o si sposa con un drink. Oltre ai classici utilizzi (come frutta a fine pasto o la solita variante con prosciutto crudo) è possibile utilizzarlo con successo in cucina, per preparare risotti estivi e piatti salati ma anche per dare un tocco creativo alle insalate.

Pesca. Le pesche sono frutti tipicamente estivi, dal gusto dolce e aromatico, ricche di acqua, fibre, sali minerali (soprattutto potassio) e vitamine (in particolare A e C). Hanno un elevato contenuto di fibre ed in particolare di pectina, una fibra solubile aiuta a regolarizzare le funzioni intestinali. Ne esistono diversi tipi, che differiscono per dimensioni, adesione del nocciolo alla polpa, colore della pasta, colore della buccia e presenza superficiale di peluria.
Con la stagione calda aumenta il nostro fabbisogno di acqua; non sempre riusciamo ad aumentare la sua introduzione, un po’ per pigrizia, un po’ perché non sempre ci piace bere l’acqua e basta e avremmo voglia di qualcosa di più sfizioso e rinfrescante.

Vi propongo di seguito un’alternativa interessante, a base di acqua naturale o frizzante, secondo il vostro gusto personale, per fare una bevande aromatizzata naturale e casalinga, l’acqua di pesca, la cui preparazione è molto semplice: non dovrete fare altro che lavare, sbucciare e tagliare a fettine una pesca matura. Versate le fette di pesca in una brocca o in uno o più barattoli e lasciatele riposare in frigorifero almeno per un’ora, in modo che l’acqua possa aromatizzarsi. Per la preparazione delle acque aromatizzate vi serviranno dei barattoli di vetro con coperchio a chiusura ermetica ben puliti (meglio ancora, sterilizzati in acqua bollente) o delle brocche. Potrete filtrare le acque aromatizzate prima di berle e recuperare la frutta per preparare una macedonia, un gelato fatto in casa o del muesli per la colazione. Un altro utilizzo delle pesche è come veloce dessert: sarà sufficiente cuocerle in forno con aggiunta di poco zucchero di canna integrale, vino liquoroso e una spolverata di amaretti sbriciolati!

Albicocca. È ricca di vitamine e in particolare di carotenoidi che sono i precursori della vitamina A, nota per le sue proprietà favorenti la protezione della cute e potenzianti la capacità visiva. L’albicocca è ricca inoltre di sali minerali quali magnesio, fosforo, ferro, calcio e potassio, oltre ad acqua e fibre. Una porzione di albicocche corrisponde a circa 200 gr, ovvero 3-4 frutti secondo le dimensioni.

Anche per le albicocche suggerisco utilizzi come dolce dessert a fine pasto, in particolare sono ottime le albicocche secche, e bevande aromatizzate. Un’alternativa interessante può essere quella di utilizzarle per i centrifugati o per dei frullati: i primi necessitano solo di acqua e polpa, per i secondi si utilizza latte, di mucca o vegetale. Non dimenticate il ghiaccio, ovviamente, se lo volete bello freddo, da gustare magari all’aperto.

Fico. I fichi sono frutti dolci e molto nutrienti, ricchi di vitamine e sali minerali, tra cui il calcio utile alla salute delle ossa. I fichi secchi hanno una maggiore concentrazione di calorie e zuccheri dovuta alla mancanza di acqua, che viene persa nel processo di essiccazione. Le proprietà nutritive sono le stesse dei freschi ma i fichi secchi contengono molte più calorie, quindi bisogna consumarli con più moderazione soprattutto se non vogliamo aumentare di peso.

Oltre al classico utilizzo come frutta a fine pasto o sfiziosa merenda, vi consiglio di consumarli in confettura fatta in casa, oppure in un originale risotto ai fichi, o addirittura come antipasto sotto forma di un carpaccio di fichi: in questo caso vengono abbinati alla mozzarella, al parmigiano in scaglie e ad erbe aromatiche come il rosmarino. Se gradito si può aggiungere del pepe nero e del pepe verde per condire.

Cetriolo. La polpa pressoché incolore è ricca di acqua (95% del totale), vitamine e sali minerali. Il cetriolo fresco è una buona fonte di fibre utili per la regolarità intestinale. Il loro impiego in insalata è consigliato durante il periodo estivo proprio per la loro proprietà dissetante, ma sono ottimi da proporre semplicemente tagliati a rondelle, quasi a ricordare la forma delle patatine, e mangiati senza condire come sfizioso aperitivo! Se volete una dissetante acqua di cetrioli e limone ve ne serviranno di freschi, da preparare in barattoli: per ogni barattolo basteranno quattro o cinque fettine sottili di cetriolo e due o tre fette o spicchi di limone. Per arricchire di gusto la bevanda, unite anche qualche fogliolina di menta.

 

La dietista raccomanda… il cocomero

Il cocomero è noto per essere un frutto a basso potere calorico, solo 15 kcal ogni 100 grammi in quanto ricchissimo in acqua, tanto che la porzione suggerita è pari a 450 grammi senza buccia. Si pensi che il peso di un frutto medio come la mela è considerato pari a 150 grammi, quindi circa un terzo del peso del cocomero.

È un ottimo ingrediente per preparare acque aromatizzate, e può essere utilizzato anche in originali insalate: vediamo come.

Per preparare un’acqua aromatizzata all’anguria, versate in un barattolo di vetro 5 o 6 cubetti di questo frutto. La quantità di frutta da utilizzare dipende dalle dimensioni del barattolo e dall’intensità di sapore desiderata. Per un effetto rinfrescante, insieme all’acqua unite anche qualche fogliolina di menta. Un paio d’ore in frigo e… sarà una bevanda perfetta!

Per un’insolita insalata estiva, tagliate l’anguria a cubetti o a piccole fette sottili, e aggiungete del pecorino o della feta, secondo il vostro gusto. L’abbinamento è insolito, ma con l’aggiunta di un cetriolo, un pizzico di sale e un filo di olio il successo a tavola è assicurato. Volendo possono anche essere unite delle spezie per esaltare il gusto della vostra originale insalata.

Lisa Sequi, dietista

Fuoco estivo

È nel cuore dell’Africa tropicale che affondò in origine le sue radici, espandendo il fusto in una sorta di grande abbraccio che, pian piano, si è allargato ovunque ci fossero terre soleggiate pronte ad accoglierlo. Al tropico africano cresce ancora in maniera spontanea, ma iniziò ad essere coltivato sin dal tempo degli antichi Egizi, spandendo poi i suoi “tentacoli” verso tutto il bacino del Mediterraneo. Il Citrullus lanatus è una pianta erbacea i cui “frutti” (in realtà falsi frutti, come tutte le bacche carnose) possono essere di forma diversa (tondeggiante, ovale o allungata), sono conosciuti in Italia da noi con vari nomi: più diffusamente anguria nel nord, cocomero al centro e mellone d’acqua (per distinguerlo dal più comune melone giallo, Cucumis melo) al sud. La parola acqua evoca i ricordi di quando, non disponendo ancora del frigorifero, i cocomeri si mettevano a mollo in una tinozza, oppure nella vasca di una fontana zampillante, così da mantenerne la temperatura fresca e gustarne ancora di più la polpa, dissetante e saporita.

Questa cucurbitacea, come già accennato, è una pianta che cammina, nel senso che il suo fusto strisciante ed i rami di lunghezza generosa (raggiungono i 3-5 metri) possono arrampicarsi o muoversi sul terreno, andando in poco tempo a coprire vaste aree di terreno: i frutti arrivano a maturazione nel periodo estivo, ed è utile saperli scegliere per evitare di acquistarne di poco saporiti o non adeguatamente maturi. Bisogna verificare che la buccia esterna non abbia ammaccature, che potrebbero compromettere la salubrità della polpa.

La “controindicazione” con il cocomero è la sua abbastanza veloce deperibilità, oltre al fatto di non prestarsi troppo – in conseguenza dell’elevata presenza di acqua – ad essere trasformato in confetture e similari. L’unica alternativa è, eventualmente, farne dei sorbetti, anche divertenti da proporre ai bambini come gelato casalingo.

Alessandra Chirimischi

IL COCOMERO: CONSIGLI ALIMENTARI