La cena di Santa Lucia

Se la cena è a Santa Lucia, vuol dire che è la più corta che ci sia? Ma certo che no, perché si tratta della abituale cena che Voglia di Vivere organizza per scambiare con gli amici gli auguri di Natale: e chiunque, almeno una volta, si è seduto a tavola per una cena dell’associazione, sa bene che si tratta di roba seria! Quindi, lasciamo a Santa Lucia i “giochi di luce” fra l’alba e il tramonto del 13 dicembre, veniamo ai fatti e… guardiamo nei piatti!

 

La cena del 13 dicembre – organizzata nei locali del Circolo ARCI di Ponte alle Tavole – si annuncia appetitosa:

  • tanto per cominciare, antipasti di delizie natalizie
  • poi saporiti ravioli al ragù e risotto ai funghi… che profumo!
  • che dire del roast beef? Perfetto, accompagnato come sarà da cascate di piselli e tocchetti di patate
  • dessert a volontà chiuderanno la cena, rigorosamente accompagnati dal tintinnio delle renne… ops… la fantasia natalizia ci ha preso la mano… dei bicchieri, che saluteranno un simpatico brindisi augurale

Perciò prenotatevi subito, così da non rischiare di restar fuori a guardare gli altri gustarsi la piacevole atmosfera della cena di Natale!

Partecipare è facile, basta telefonare a Voglia di Vivere – 0573 964 345 oppure al Circolo ARCI di Ponte alle Tavole – 0573 401 260 per prenotarsi.

 

La quota di partecipazione è di € 25,00 a persona, però – considerando che il ricavato della cena sarà come sempre utilizzato per sostenere i servizi in favore dei pazienti oncologici – auspichiamo che la benevolenza del Natale vi induca a essere generosi!

Via Ripetta 155 Voglia di Vivere

Recensione Via Ripetta 155

Via Ripetta 155, libro finalista  Premio Strega 2017

Autrice: Clara Sereni, scrittrice, traduttrice, giornalista e altro ancora nel mondo della disabilità psichica e mentale. E’ stata presidente della associazione “La Città del Sole”. Nasce a Roma nel 1946, suo padre è un importante dirigente del P.C. di Roma, ma desidera indipendenza e si avvicina alla estrema sinistra ,intuisce il nuovo e vi si butta a capofitto. Va a vivere da sola, in via Ripetta 155 appunto. Vive in libertà, legge testi di avanguardia e vede film impegnati politicamente che alimentano intere nottate a discutere con il suo gruppo per cercare di capire cosa succede in Italia e nel mondo. Attualmente vive a Perugina e dirige la collana”le farfalle”.

Trama: Il libro è di genere autobiografico . L’autrice racconta la sua vita tra il 1968 e 1977, più precisamente come è stato per lei vivere da sola, in quegli anni di rinnovamento, libertà, ricerca di giustizia e ribellione verso una generazione che ormai aveva fatto il suo tempo. Una donna di 20 anni disorientata dai venti di cambiamento. Combatte la solitudine, le difficoltà e vive i tragici eventi politici di quegli anni con una forte partecipazione personale che le riconosco come caratteristica identitaria che sicuramente ancora la caratterizza. Una donna che ha vissuto il suo tempo e lo ricorda a chi come lei si è impegnata e lo racconta a chi come me non è riuscita a coglierlo e a capirlo spostando di qualche decennio la consapevolezza sociale e civica.

Analisi:  L’autrice ha pubblicato il libro nel 2015 e racconta i fatti del decennio 1968-1977. certamente trovandosi in un momento significativo della propria vita può riflettere con calma su quello che ha vissuto da giovane. Io aggiungerei però che altri autori (Francesco Piccolo, Romano Lucherini….) hanno pubblicato libri relativi a quel decennio solo dopo il 2000. Probabilmente quella generazione così impegnata si è sentita delusa dalla escalation della violenza di quegli anni e non si è identificata nella contestazione sanguinaria tra gruppi politici opposti. Il desiderio di raccontare episodi della propria vita fa sì che ne scaturisca una storia che ha sapore di verità e di informazione. Leggere questo libro significa, secondo me, confrontare le nostre esperienze di quel periodo con esempi di vita vissuta che arricchiscono e fanno riflettere. Il lessico è colloquiale, ma il costrutto e la punteggiatura sono più simili al linguaggio parlato che scritto.

Giudizio: L’argomento richiede spiccati curiosità e interesse riguardo agli anni 1968-1977. E’utile leggerlo per un confronto se, come me , si è contemporanei dell’autrice, e’ importante per le generazioni di oggi conoscere momenti della vita italiana che ha poi prodotto questa nostra Italia contemporanea ( considerando che i fatti storici studiati in quinta superione al massimo arrivano alla guerra fredda tra Comunismo e Capitalismo).
Mariangela