Voglia di Vivere Parlare con le Immagini

Parlare con le immagini

“La fotografia è sempre biunivoca.
Racconta la realtà,
ma è anche lo specchio di noi stessi…”
F. Scianna

 

Sin dai tempi più antichi, l’uomo ha espresso la necessità di rendere manifesto il proprio mondo interiore. L’espressione artistica è da sempre stata il canale privilegiato attraverso cui esprimere le sensazioni che non si riescono a far emergere con le parole.
Attraverso l’azione creativa, l’immagine interna diventa immagine esterna, esplicitata, visibile e condivisibile. Diventa un ponte attraverso cui comprendere qualcosa in più di se e farlo comprendere all’altro.
Le emozioni hanno un’importanza fondamentale per lo sviluppo e l’esperienza umana, rappresentano la principale forma di comunicazione ed hanno un impatto molto più profondo delle parole: “Se le parole non sono accompagnate da emozioni appropriate, difficilmente vengono credute” (Duncan, 2007).
I gesti, le immagini, le metafore ed il tono della voce accompagnano ciò che diciamo attraverso le parole: questi elementi aiutano ad esprimere ed arrivare molto più in profondità. L’espressione artistica, come ogni espressione non verbale, stimola l’esplorazione e la comunicazione di aspetti di cui non si è consci.
Dall’Illuminismo in poi, sono stati privilegiati l’aspetto cognitivo, l’intelletto, la ragione, (aspetti caratteristici, in prevalenza, dell’emisfero sinistro) a discapito della creatività, della fantasia, dell’intuizione, delle percezioni sensoriali (aspetti più propriamente elaborati nell’emisfero destro).
Ai nostri giorni, è sempre più evidente come la condizione che garantisce un maggior grado di adattamento nell’ambiente, sia quella che integra aspetto cognitivo ed emotivo, la ragione con la creatività: non una divisione ma un’integrazione per vivere appieno la nostra esperienza.
Confrontarsi con un’immagine, ad esempio, permette di esprimere emozioni, sentimenti difficili da verbalizzare, promuove lo sviluppo e la capacità di un confronto con i propri comportamenti e le abitudini che, altrimenti, andrebbero in automatico. Favorisce l’immaginazione ed il processo creativo e migliora le capacità comunicative e, non per ultima, aumenta la propria autostima e la fiducia in sé.
Nel fotografare esprimiamo il nostro inconscio e viceversa nell’atto di guardare, decodifichiamo le immagini influenzati da esso. In questa ottica la fotografia diventa una preziosa chiave di accesso ai nostri vissuti profondi ed alle dinamiche che li sottendono.
Fotografare, guardare una fotografia sono esperienze che istantaneamente ci mettono in contatto con il nostro mondo interiore e col quale stanno in un rapporto di reciproca influenza.
Jim Casper afferma che: “Il linguaggio della fotografia continua ad essere sempre più interessante e complesso, in quanto diventa il mezzo di comunicazione più universale al mondo”.
In un momento storico in cui è sempre più necessario far rete, creare ponti fuori e dentro di noi, utilizzare un linguaggio che unisca piuttosto che divida, diventa sempre più importante e necessario.

Claudia Bonari

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