Fuori dal coro, ma soltanto un po’

Entrò nella mia stanza una fanciulla leggiadra, che salutandomi prima di tutto con lo sguardo – un visetto acqua e sapone rallegrato da un sorriso molto dolce e occhi vivacissimi, i capelli legati a coda di cavallo… decisamente rassicurante – poi si presentò: «Sono la Dottoressa Sciamannini, sono venuta a visitarla prima dell’intervento di domani. Sarò io a operarla». Restai di sasso: “Come! – pensai – Sarà questa bambina a operarmi?”. Ero terrorizzata! Il pensiero che una creatura apparentemente tanto fragile e inesperta la mattina successiva mi avrebbe aperto il torace per prendermi un polmone fra le mani, mi preoccupava non poco.

L’ho conosciuta così, Maria Sciamannini, e oggi ringrazio il Dottor Sandro Giannessi per averla voluta con sé in sala operatoria ad aggiustarmi “fuori dal coro”, ovvero non per curarmi le tette bensì i polmoni. Era arrivata al vecchio Ceppo con la specializzazione in chirurgia toracica, giusto in tempo per prendersi cura di me e condurmi verso la guarigione: in breve tempo mi fu chiaro che era una roccia, il medico che tutti vorrebbero perché ti afferra la mano con tenacia e non ti molla – se occorre, poi, ti fa pure qualche cazziatone, ma solo per il tuo bene! – fin quando non sei in grado di camminare nuovamente da sola.

Assecondando però le necessità del reparto – la chirurgia toracica a Pistoia non aveva molto seguito, mentre erano considerevoli i casi di cancro alla mammella – nonostante una famiglia di cui occuparsi (ha due bambine piccole), decise di convertire in questa direzione la propria manualità chirurgica: per parecchie settimane fece “la cartella” e la pendolare su Pisa, al reparto di chirurgia senologica, per apprendere quanto più le era possibile e portarne beneficio alle pazienti pistoiesi. Con l’avvento della pandemia si è nuovamente spesa affinché fossero garantiti gli interventi, e come una pallina in un flipper è corsa ovunque ci fosse disponibilità di sale: al San Jacopo – dove erano in parte usate come reparti Covid – e quindi Pescia, Prato e persino alcune strutture private con le quali l’Azienda aveva stabilito convenzioni.

Perciò non mi sono – e non ci siamo – stupita sapendo che è stata nominata Direttore della SOS Chirurgia Senologica San Jacopo, ruolo che peraltro ha già dimostrato di saper gestire egregiamente.

Non amo scrivere pubblicamente raccontandomi in prima persona – è poco professionale – ma sono certa che mi perdonerete per averlo fatto in questa occasione: mi capirete, soprattutto se siete state sue pazienti, anche se basta vederla una volta per apprezzarla. Chi frequenta Voglia di Vivere ha avuto modo di conoscerla da vicino (per esempio, la foto che la ritrae è stata scattata alla cena dello scorso 28 luglio), quindi anche senza dover essere “tagliuzzata” ne avrete apprezzato la semplicità con cui si pone in ogni situazione. Dal mio primo incontro con lei di tempo – per mia fortuna e anche grazie a lei! – ne è passato ormai parecchio, lei è cresciuta molto nella professione ma nel profondo è rimasta la ragazza acqua e sapone che sorrise luminosa venendo a visitarmi. Grazie Maria, buon lavoro!