A tavola con la tradizione: la giuria

Un programma di incontri bene articolato come quello previsto dal progetto “A tavola per prevenire, per guarire, per integrare” , non poteva che considerare il tema dell’inclusione culturale anche attraverso un’idea che stimolasse quanto più possibile la cultura del cibo. Voglia di Vivere ha scelto di valorizzare l’immenso patrimonio rappresentato dalla dieta mediterranea con il concorso “A tavola con la tradizione. In cucina fra le sponde del Mediterraneo” (leggi il REGOLAMENTO), invitando le persone a scrivere la ricetta che hanno più cara nella scatola dei loro ricordi per partecipare alla simpatica competizione.

Competizione che, nel peggiore dei casi, darà il piacevole sapore di… inchiostro? Non quello spruzzato da qualche cefalopode, ingrediente prelibato di alcune ghiottonerie, bensì quello che servirà a stampare librettino in cui saranno raccolte tutte ricette pervenute per la gara. Nel migliore dei casi, invece, potrà scapparci anche un premio, come previsto dal regolamento.

E come ogni competizione che si rispetti… abbiamo una giuria più che qualificata per valutare ciò che arriva: noi pensiamo proprio di aver trovato delle giudici ineccepibili. Per conoscerle cliccate sulla loro immagine.

Francesca Rafanelli (foto di Laura Pelagatti)

Alberica Girardi

Lisa Sequi

Alberica Girardi

Ecco la da dolcezza fatta donna: una cosa facile da intuire, basta guardare il suo sorriso per capire che Alberica Girardi è persona ben disposta verso la serenità. Il suo atteggiamento sensibile, orientato a guardare il lato migliore della vita, le ha permesso di poter disporre di un ottimo alleato nella battaglia contro il cancro, dalla quale è uscita con successo: in primis una dieta appropriata, ma ancor di più la grande passione per la pasticceria, interesse che ha per un po’ coltivato in famiglia, e poi fatto esplodere in tutto il suo vigore trasformandolo in professione.

Il diploma in ragioneria non era proprio il più idoneo a soddisfare le aspirazioni di una persona dall’animo gentile, quindi dopo un percorso lavorativo fra numeri e scartoffie, Alberica decide di fare il classico salto nel buio e ricominciare daccapo: inizia a frequentare un corso HACCP, poi uno professionale di pasticceria alla scuola Les Chefs Blancs, Officine Farnesi di Roma e… dulcis in fundo, arriva l’attestato di tecnico di pasticceria conseguito alla Omnia di Prato.

Ha finalmente le competenze che le occorrono per essere soddisfatta e iniziare un nuovo percorso di vita, a lei più soddisfacente. Oggi lavora in un hotel fiorentino, e sua è la responsabilità di far iniziare bene la giornata agli ospiti che di primo mattino si trovano davanti a un ricco e appetitoso – ma allo stesso tempo sano – buffet per le colazioni…

Questa è la dolcezza di Alberica, che l’arte pasticciera la usa come chiave che le permette di aprire il cuore alle persone, cominciando dal suo, e che metterà la stessa passione nel leggere e comprendere le ricette che arriveranno per il concorso.

TORNA ALLA PRESENTAZIONE DELLA GIURIA