Lui, subdolo, ha provato a metterci ferme: e un po’ dobbiamo farlo, sia per prudenza sia per adempiere alle indicazioni cui tutti sono tenuti ad attenersi. Però, almeno per quanto ci riguarda, ‘sto Covid-19 (meglio conosciuto come Coronavirus) sembra proprio non aver capito bene con chi ha a che fare.
Avvezze come siamo alla cultura della prevenzione, ci resta naturale prendere precauzioni per tutelare noi e gli altri. Quanto alle disposizioni, poi, che dire? Abbiamo saputo attenerci a protocolli ben più impegnativi combattendo, e spesso vincendo, un nemico ben peggiore. Perciò, anche stavolta non metteremo… le tette al chiodo!
Se momentaneamente è fatto divieto di svolgere le attività comuni, vuol dire che lavoreremo sotto la cenere per continuare a mantenere vivo quel fuoco che arde da oltre 30 anni. Resteremo vigili e attive, per far sì che la fiamma della solidarietà che ci contraddistingue torni ad alimentare sogni, speranze, aspettative, ben-essere.
Perché noi siamo e abbiamo Voglia di Vivere, potete contarci!




Intanto… Voglia di Vivere si è gemellata con la Montecatini City Band e il Teatro Buonalaprima: per dar vita a una serata che va oltre le note: un aperitivo nel foyer per scaldare gli animi e poi… a tutta musica, moltiplicando il piacere dell’ascoltarla con la condivisione di uno spettacolo divertente, che amplifica i benefici con quanto ricavato, devoluto all’Associazione per sostenere i servizi abitualmente assicurati ai pazienti oncologici.
Nel libro, Augé compie una analisi del rapporto fra individuo e bicicletta, andando ben oltre l’idea di stampo “salutista” alla quale siamo abituati associare pedalate e benessere. Infatti, tutti siamo consapevoli che usare questo mezzo faccia bene a noi e all’ambiente, ma non sempre consideriamo che l’andare in bicicletta è anche molto di più: quello cui Augè guarda, con gli occhi dell’antropologo, attribuendo a questo mezzo funzioni di rilevante impatto sociale.

Nel dicembre 2013 diventa medico di medicina generale, con una relazione sulle tecniche di comunicazione e counseling terapeutico rivolto ai soggetti diabetici attraverso uno studio condotto presso la ASL 3 Pistoia. Nel giugno si qualifica 2014 medico agopuntore con una tesi sulle possibilità terapeutiche del disturbo da dipendenza da gioco tramite agopuntura tradizionale cinese (relatore Dott. Franco Cracolici).