Sei un gufo o un’allodola?
Sei più propensa a fare tardi la notte o a svegliarti presto il mattino?
Il rapporto che ognuno di noi ha col sonno e col concetto di riposo è assolutamente unico e personale.
Che dormire bene sia un requisito fondamentale per la salute ed il benessere è ormai sapere comune. Ma è importante sottolineare come il dormire bene e svegliarsi presto abbia anche un importante effetto preventivo sul tumore al seno.
Un recente articolo del British Medical Journal ha avanzato una correlazione, indagata già da tempo dalla comunità scientifica, secondo cui le donne che si svegliano presto e che sono attive già alle prime luci dell’alba, avrebbero una minore probabilità di sviluppare un cancro al seno rispetto a chi, invece, fa le ore piccole e si sveglia tardi. In questo studio del 2019 sono stati indagati non solo gli effetti potenzialmente negativi del lavoro notturno, ma anche i potenziali effetti negativi del cronotipo (ovvero la caratteristica individuale ad essere più attivi alla sera o al mattino).
I dati emersi hanno evidenziato che la tendenza a svegliarsi presto la mattina può aver un effetto preventivo sulla possibilità di sviluppare un tumore al seno. La necessità di condurre ulteriori studi per approfondire questi dati è assolutamente evidente. Ma quanto emerso, si aggiunge a quanto risultato in studi già pubblicati che avevano mostrato come le donne cosiddette “allodole” avessero un tasso di sopravvivenza più lunga e una probabilità inferiore di sviluppare malattie cardiovascolari o di soffrire di disturbi dell’umore ad un livello importante.
Ma perché è importante seguire il nostro ritmo?
Nel momento in cui il nostro corpo è nella fase di sonno, il suo assetto biochimico cambia. Si attivano una serie di funzioni vitali fondamentali per il mantenimento del benessere psicofisico. In questo, gioca un ruolo fondamentale il nostro cervello che, nonostante la sensazione di perdita di coscienza che associamo al sonno, resta in realtà in parte vigile.
Si possono riassumere in due grandi categorie le attività che durante il sonno il nostro organismo svolge. L’eliminazione delle tossine e la rigenerazione dei tessuti.
Ma non solo: il sonno serve per riorganizzare e consolidare la memoria. Il cervello infatti approfitta della “pausa” notturna per rielaborare ciò che ci è successo durante la giornata.
Quindi, è importante come prima cosa conoscere il proprio ritmo. Assecondarlo il più possibile rispetto a quelli che sono i tempi che la vita quotidiana ci impone e valorizzarlo come tempo di cura per sé.
Claudia Bonari