In questa pagina raccogliamo le testimonianze che le amiche di Voglia di Vivere hanno voluto condividere.

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Testimonianze prevenzione VDV Pistoia

La posta in gioco

Di tutto il percorso contro il cancro, due sono state le cose che più ho vissuto con pesantezza: la stomia e la chemio, anche se – ad esser sincera – della prima ricordo il piacevole tepore sulla pancia, come una borsa di acqua calda, durante il freddo dicembre in cui mi ha fatto compagnia… ci credete, vero?

La chemio proprio non mi andava giù: il primo ciclo lo vissi in modo direi drammatico, probabilmente spaventata dai troppi consigli dei soliti saputelli che si premuravano di informarmi su cosa mi sarebbe accaduto… meno male che non sono mai stata troppo a sentire i discorsi, non fa parte del mio modo di essere, e pur essendo in determinati momenti più fragili e vulnerabili, riuscii ad affidarmi ai soli pareri dei medici che si occupavano di me. Ricordo che, quando a distanza di due anni dal primo intervento mi fu diagnosticata la metastasi ai polmoni, il pensiero che subito si insinuò nella mente fu non tanto il fastidio di dover affrontare di nuovo la sala operatoria, ma proprio il terrore di dovermi sorbire ancora una volta la sbobba! Perciò – dopo le rinnovate coccole di medici, infermieri ed OS del reparto di Chirurgia Est all’Ospedale del Ceppo di Pistoia – nel momento in cui mi trovai di nuovo davanti all’oncologo, non ero proprio ben disposta nei confronti suoi e di quello che mi aspettava. Era la prima volta che incontravo il Dott. F.B. ed apprezzai da subito la sua disponibilità, la completezza delle spiegazioni che mi offriva sui trattamenti che prevedeva per me; così, iniziai la nuova terapia con uno stato d’animo diverso, disposta ad accettarla ed a cercare di minimizzare i fastidi e concentrandomi di più i benefici che mi avrebbe dato.

E ancora oggi è come se fossi di fronte al Dott. F.B. quando, guardandomi dritta negli occhi, mi ricorda quanto valga la pena stringere i denti, visto il valore de “la posta in gioco”. Aveva ragione, stavamo parlando della mia vita.

Danda Delfino 23 Febbraio 2018

Testimonianze prevenzione VDV Pistoia

Che fortuna, ho solo il cancro

È questo il pensiero che quel giorno mi accompagnò uscendo dal day hospital oncologico dove, ancora, mi stavo sorbendo la “sbobba” anticancro… però, quella mattina avevo fatto un incontro speciale, del genere che ti lascia un segno nella vita.

Stava proprio vicino a me, nel lettino accanto, raggomitolata come un gattino quando riposa. Poi, ad un certo punto due dolcissimi occhi blu emersero dalle coperte, e si sedette: subito si rivolse a me con grande cordialità, ed iniziò a parlarmi della sua malattia, la sclerodermia. Siccome non sapevo cosa fosse me lo spiegò, e ne rimasi fortemente turbata: io ormai ero quasi alla fine del ciclo di terapie, iniziavo a vedere un barlume di luce alla fine del tunnel, quindi era facile essere fiduciosa. E fu devastante toccare con mano che una persona come Patrizia – questo è il suo nome – riuscisse a mantenersi serena, nonostante la consapevolezza di avere una patologia dalla quale non si torna indietro, il cui decorso può solo essere rallentato, ma rimane comunque doloroso sia sotto un profilo emotivo, per le limitazioni che comporta, sia sotto un profilo fisico. Mi sentii piccola piccola, davanti a tanta forza.

Considero Patrizia un esempio, è una persona che mi è diventata amica, e dalla quale ho il privilegio di essere a mia volta considerata amica: la sua situazione non le impedisce di preoccuparsi per gli altri, e guarda avanti pur cosciente delle difficoltà che l’aspettano, ma dalle quali non si fa condizionare perché vive il suo oggi, giorno dopo giorno. Oggi – per esempio – mi ha raccontato di aver comprato le tende rosa, per la sua camera da letto.

Danda Delfino 25 Febbraio 2018

Testimonianze prevenzione VDV Pistoia

A.

Sono A., ho 75 anni, portati malino ed ho subito due anni fa una mastectomia e l’intervento mi ha distrutto sia fisicamente che moralmente.
Il primario, vedendo il mio stato d’animo, mi ha consigliato di farmi aiutare. Io accetto, titubante perché non avevo mai avuto esperienze del genere. Ho incontrato una persona squisita che mi lascia tutto lo spazio per esternarmi, con lei mi sento sicura, serena e racconto delle cose che non ho mai detto a nessuno. Ho un carattere molto complicato, sono emotiva, insicura; nella vita ho avuto molti dolori e mi sentivo in colpa per tutto. Piano piano le sofferenze si sono attenuate ed ho trovato un po’ più di serenità.

A. 6 Marzo 2018

Testimonianze prevenzione VDV Pistoia

Elena

Quando ho saputo che mia madre aveva un tumore è stato realmente come fare una doccia fredda. Non lei! Lei così energica e vitale… Non mi sembrava possibile, né giusto. Ricordo di aver provato tanta rabbia…
Credo che il supporto psicologico mi sia servito soprattutto per indirizzare quel sentimento così forte in qualcosa di concreto. Cercare di passare più tempo possibile con mia madre per esempio. Tempo di qualità. Non solo rendersi disponibile per aiutare, ma anche organizzare piccole sorprese, brevi viaggi insieme, riunioni di famiglia e occasioni per sorridere. Sì, perché siamo riuscite a ridere e scherzare anche nei momenti più tragici. Ora che non c’è più, quei ricordi sono così preziosi.
Questa è solo una piccola parte della storia ed è la mia storia, ci tengo a sottolinearlo.

Elena 6 Marzo 2018